my tescoma 2/2024

I Goi Cuon sono il piatto perfetto da ordinare quando si è in questa area. Si tratta di una versione leggera dei ben conosciuti involtini primavera, non sono però fritti, vengono consumati senza cottura. All’interno della carta di riso vengono messi dei gamberi crudi di cui il litorale è ricco, dei tagliolini fini di riso, verdure tagliate a striscioline e coriandolo fresco. Gli involtini vengono poi accompagnati da una salsa Hoisin in cui vengono spezzettate delle arachidi e un po’ di peperoncino che serve a bagnare la carta di riso e a renderla più morbida al morso. Procedendo verso Sud, i sorrisi aumentano, le persone sono più aperte al mondo, le temperature comunque alte ma con soffi di vento piacevoli. Ad ogni incrocio centinaia e centinaia di motorini scorrono senza fermarsi, nemmeno ai semafori, un fiume in piena, con le macchine in difficoltà. Circolano soprattutto negli orari pre e post lavoro e sono infatti il mezzo più usato per spostarsi; e a guidarli sono tantissime le donne, anche eleganti, a conferma di quanto siano protagoniste sia nel

mondo del lavoro che in famiglia. In questa zona del paese il tempo cambia rapidamente, l’alternanza tra sole, nuvole, pioggia, temporale intenso e poi di nuovo sole, è molto diffusa. Alla fine ci fai l’abitudine, ti tieni un impermeabile tascabile e non lasci che il meteo condizioni il tuo programma, se per caso la pioggia non dà tregua, approfitti per infilarti in un locale e provare qualche piatto nuovo, a qualsiasi ora della giornata. Per me il Bánh Xèo rappresenta il tipico piatto da ordinare quando non si sa cosa mangiare, un piatto saziante ma leggero, è simile ad una grande crêpe preparata con farina di riso, latte di cocco e curcuma. Il ripieno può variare molto, ma normalmente è fatto con tagliolini di riso finissimi, fettine di carne (di maiale, di manzo o di pollo), di cipolla, germogli di soia e funghi. Ho trovato la cucina vietnamita estremamente interessante, equilibrata è l’aggettivo che più la rappresenta, sana, saporita ma non troppo piccante, e con il giusto mix di componenti nutrizionali. Pochi grassi in cottura, un uso corretto dei carboidrati rappresentati prevalentemente dal riso, una varietà infinita di verdura cruda: una delle cucine più sane al mondo rispetto ai paesi che ho visitato. In questo viaggio pur avendo mangiato ad orari non regolari per i continui spostamenti, non mi sono mai sentita appesantita, mai stanca, ho sempre avuto le giuste energie per affrontare la giornata.

E PER FINIRE UN BUON CAFFÈ I vietnamiti hanno una grandissima passione per il caf fè, si trovano infatti caffetterie ad ogni angolo, passio ne che deriva dal fatto di essere i secondi produttori al mondo della qualità robusta. Il caffè vietnamita, o caffè a goccia, si prepara con una caffettiera di al luminio che viene appoggiata sulla tazza e da dove il caffè scende appunto goccia a goccia offrendo un gusto ricco, con delle note di mandorla e cioccolato. Nella versione più smart, viene utilizzato un filtro in car ta, riempito di caffè, nel quale viene versata acqua bollente direttamente sulla tazza. Ne propongono infinite versioni, caldo o freddo, nero, con latte con densato o quella estremamente gustosa con l’uovo sbattuto con lo zucchero. Il caffè è stato una grande sorpresa per me che amo questa bevanda, tanto da non farmi rimpiangere l’espresso per ben 15 giorni. Questa mini frusta in acciaio è perfetta per lavorare ingredienti in piccole quantità. Perfetta per l’uovo sbattuto nel caffè del mattino.

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