my tescoma 2/2024

LA CUCINA SANA DEL vietnam Dicono che un qualsiasi viaggio abbia tre vite, la prima quando lo sogni o lo programmi, poi quando lo vivi, ed infine quando al ritorno lo ricordi; di sicuro il Vietnam me lo ricorderò per sempre. Ci sono destinazioni che ti rimangono impresse per quello che vedi, altre come questa, più per quello che ti fanno sentire e ti lasciano dentro. I primi giorni sono stati strani, mi guardavo intorno e rimanevo delusa, quasi avessi perso la motivazione del mio viaggio; poi mi sono accorta che condizionata da libri letti prima di partire, avevo troppe aspettative occidentali sul Vietnam, volevo il romanzo con le lanterne, non lo stavo vivendo attraverso la

PERCORSI DI GUSTO

sua storia, le sue tradizioni, la sofferenza della sua popolazione così rispettosa e fiera della propria nazione. Una popolazione che capisce l’importanza del turismo, non a caso c’è un’organizzazione di Homestay incredibile, ma non si svende, non si lascia più conquistare, ti tiene un po’ a distanza. Il Vietnam è un paese che vedi cambiare paesaggisticamente attraversandolo da Nord a Sud, vuoi anche per la forma che ha, cambia il cibo, cambia il clima, cambia anche il carattere della sua gente. E capisci come l’influenza delle popolazioni che li hanno dominati, francese e cinese soprattutto, li abbia distinti tra loro. A Nord, i rilievi dello Yunnan hanno vette che raggiungono anche i 3000 metri di altezza, le risaie terrazzate creano un paesaggio unico, i villaggi etnici si susseguono, gli abitanti sono determinati. Passeggi su un sentiero tra un negozio di souvenir artigianali che è però anche una casa con i panni stesi, e una donna che accompagna i bufali nel campo di riso affinché mangino le erbe infestanti, e ti senti un turista fuori posto, che sta invadendo qualcosa, fino a che non capisci che non sei lì semplicemente per visitare e fotografare, ma per vivere un popolo e una nazione. È proprio a Sapa tra le montagne, che ho assaggiato e mi sono fatta conquistare da quello che poi sarebbe diventato il mio confort food del viaggio: il Pho , simbolo del paese, è una zuppa bollente di noodles in un brodo di manzo o pollo saporito, arricchito con spezie e erbe, germogli di soia, quel piatto che va sempre bene, anche quando non hai troppo appetito. Il primo in realtà di una serie di preparazioni a cui ho dato un voto altissimo perché il cibo vietnamita è davvero buono e lo street food in particolare è uno dei più affascianti che abbia mai provato, la gente si siede su minuscoli sgabelli con altrettanti piccoli tavolini sui marciapiedi, condivide, mangia e chiacchiera insieme. Se la zona a nord offre una varietà di piatti con base vegetale, erbe e radici, animali da cortile e selvatici, come la capra ad esempio, cotta al vapore, saltata in padella o stufata, il lungo litorale che percorre il paese con la bellezza di 3250 km circa di costa sul mare Cinese, regala invece una varietà di pesce cucinato delicatamente, senza troppa lavorazione, mantenendo il più possibile le sue peculiarità. Che poi è una caratteristica riscontrabile spesso nei paesi poveri, dove nell’alimentarsi prevale la necessità di reperire l’ingrediente, e molto meno quello di elaborarlo in raffinatezze culinarie, con il risultato, secondo me, di una cucina più vera, molto territoriale.

Alla base di molte preparazioni vietnamite, troviamo il brodo, di carne, vegetale o di pesce. La cottura de gli ingredienti necessari nella pentola a pressione è perfetta e permette di risparmiare tempo rispetto alle cotture tradizionali. Con questa della linea SmartClick puoi cucinare tutte le pietanze in modo veloce, sce gliendo la regolazione della cottura in base al tipo di alimento da cuocere. Ha il fondo spesso ed è adatta a tutti i tipi di piano cottura, anche al piano a induzione.

pentola a pressione linea SmartClick art. 702104 dimensioni: capacità 4,0 l lunghezza totale 44 cm Prezzo consigliato: € 159,00

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