my tescoma 2 / 2011

ITINERARI DI GUSTO

Il percorso proposto cerca di essere il più fedele possibile all’originario tracciato della Strada per le sue peculiarità storiche e culturali, ma suggerisce un itinerario di ritorno alternativo che consente di apprezzare la varietà del paesaggio e delle attrazioni che offre. Il punto di partenza è Conegliano, città che offre l’opportunità di una passeggiata tra i portici di Contrada Grande, per ammirare le facciate di palazzi nobiliari e gli incantevoli affreschi sulla facciata del Duomo, con il castello sullo sfondo.

Cosa vedere

Lo storico Istituto Enologico Cerletti, situato vicino al castello, è il punto di partenza per la Strada del Vino. Prima però è consi- gliata una visita all’ottocentesca Bottega del Vino della Scuola Enologica con i suoi affreschi. Di qui ci si dirige verso Collabrigo che regala suggestivi pano- rami sui colli circostanti, punteggiati di vigneti e piccoli boschi. Interessante anche la settecentesca villa Ghin Montalban. Proseguendo verso Rua di San Pietro di Feletto si trova il seicen- tesco eremo camaldolese sede del Municipio, per arrivare a San Pietro di Feletto con la Pieve romanica risalente al XII secolo. Il successivo tratto di strada conduce a Refrontolo, caratteriz- zato da scorci suggestivi sui colli del Felettano; con una breve deviazione si giunge all’incantevole Molinetto della Croda, in- castonato nella roccia. A Solighetto, merita una visita la settecentesca Villa Brandolini, sede del Consorzio Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiade- ne Docg. Poco lontano, a Soligo, sorge la chiesetta di Santa Maria Nova risalente al XIV secolo come gli affreschi che ospita. Una bre- ve escursione conduce al tempietto di San Gallo sull’omonimo colle, da cui gode di una straordinaria vista panoramica sulla sottostante valle del Piave. Superata Farra di Soligo, si arriva a Col San Martino con le sue Torri medievali di Credazzo, testimonianza della presenza longo- barda, e la Chiesetta di San Vigilio, un gioiello artistico ed archi- tettonico adagiato sulle colline e raggiungibile con una passeg- giata di pochi minuti. Il paesaggio che si attraversa per arrivare a Colbertaldo è di- segnato da piccole colline definite chiocciole e punteggiate delle antiche ‘Casére’, utilizzate dai contadini per conservare il fieno e gli attrezzi.

L’itinerario prosegue verso Nord tra vigneti e colline e raggiunge quella che per eccellenza è l’area Docg del Prosecco Supe- riore: la zona del Cartizze da cui si ricava l’omonimo pregiato spumante. Dirigendosi verso il Follo e risalendo poi verso Santo Stefano, si ammirano alcuni tra i più bei panorami delle colline del Prosec- co Superiore Docg, i cui interminabili vigneti lasciano spazio ai boschi di castagno sulle sommità dei rilievi. Oltrepassati Santo Stefano e San Pietro di Barbozza con la sede della Confraternita del Prosecco, si arriva a Valdobbiadene che ospita la Villa dei Cedri, sede del Forum Spumanti d’Italia e di Altamarca. Qui, prima di concludere il viaggio di andata, meritano una visi- ta anche la piazza principale circondata da edifici neoclassici, e la quattrocentesca Chiesetta di San Gregorio. Da Valdobbiadene riprendiamo il cammino, ritornando sui nostri passi in direzione di Guia: il tragitto regala alcuni tra i più sugge- stivi ed imponenti belvedere sulle colline e sui vigneti sottostanti. Percorrendo la S.P. 123 in direzione di Campea ci si immerge in un paesaggio rurale ben conservato. Oltrepassato il fiume So- ligo, a Pedeguarda si sale rapidamente in quota verso Farrò, dove i vigneti si fanno ripidi e scoscesi e si alternano a fitti boschi. Lasciandosi alle spalle Arfanta, si attraversano antichi paesi scanditi all’orizzonte dal susseguirsi dei campanili, per poi con- cludere il viaggio nel centro di Conegliano.

Loc. Col

FOLLO

z o n a d e l C a r t i z z e

Alla scoperta degli itinerari nel regno del prosecco

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