my tescoma 2 / 2011

ITINERARI DI GUSTO

Itinerari di gusto

Adagiata tra le dolci colline attraversate dal fiume Piave e disseminate di vigneti rigogliosi, questa terra sa accogliere chiunque la visiti con un’armonia di colori, sapori e profumi. Riparte da qui il nostro tour alla scoperta delle meraviglie italiane che deliziano gli occhi e il palato.

Villa Barbaro a Maser

Il regno del Prosecco si estende nell’alta Marca trevigiana, a poco più di un’ora da Venezia, lungo l’anfiteatro naturale che si apre tra Conegliano e Valdob- biadene. Non lontano dalle Dolomiti ve- nete, è caratterizzato da uno scenario suggestivo lungo un’ampia fascia colli- nare, attraversata dal fiume Piave che segna la linea di demarcazione fra la cosiddetta “Strada del vino bianco” - a nord, da Conegliano a Vittorio Veneto - e la zona più a sud che da Valdobbia- dene oltrepassa il fiume volgendo verso le colline del Montello, rinomata area vinicola ricca di splendide ville. Scopriamo allora la terra del Coneglia- no Valdobbiadene, le sue bellezze arti- stiche, naturali e gastronomiche. Conegliano è considerata la culla della cultura enologica che ha trasformato il prosecco in un fenomeno conosciu- to in tutto il mondo. I colli circostanti, punteggiati di vigneti, offrono pano- rami davvero suggestivi, scorci di terre modellate dall’uomo alternate a zone incontaminate, piccoli borghi e antiche case contadine. La gente di qui ama le proprie radici, ha mantenuto il gusto delle tradizioni ed il piacere dell’ospitali- tà e dell’incontro, insieme a quello per il cibo ed i prodotti tipici. Questo è un territorio ricco di fascino, di ricchezze storiche ed artistiche, custodi- te tra i tanti borghi disseminati qua e là, nei quali è piacevole perdersi e ritrovar- si seguendo le tracce millenarie della presenza dell’uomo e della sua cultura: il modo migliore per farlo è quello di la-

sciarsi guidare dalla Strada del Prosec- co, la più antica arteria enologica ita- liana, sorseggiando vini prestigiosi. Dalle dolci colline del fondovalle, spo- standosi verso ovest, il paesaggio a poco a poco muta e lascia spazio a ri- lievi più scoscesi nei pressi di Valdobbia- dene, dove la viticoltura, per la confor- mazione del terreno, è tuttora praticata interamente a mano, e dove la terra ha conservato un fascino speciale, con i suoi ritmi ancora a misura d’uomo, nel rispetto della natura e del susseguirsi delle stagioni.

La villa veneta è una tipologia di residenza patrizia che ha caratterizzato, tra la fine del XV e il XIX secolo, le aree agricole dei Domini di Terraferma della Repubblica di Venezia. Durante tale periodo furono realizzate più di 5.000 ville, molte delle quali sono ora inserite nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. La conquista veneziana della Terraferma ve- neto-friulana ebbe come conseguenza un cre- scente interesse per i possedimenti fondiari da parte dell’aristocrazia che, grazie alle fortune accumulate con le attività mercantili, iniziò ad investire anche nell’agricoltura. La villa veneta, che aveva funzioni di rappresentanza, di svago e di centro produttivo, divenne così il simbo- lo di quel nuovo mondo, caratterizzato da un ritorno alla terraferma e alla vita di campagna così inconsueta perVenezia. La struttura della villa ha origine dai castelli, in seguito ampliati ed arricchiti con gli elementi stilistici che gradualmente divennero caratte- rizzanti e che culminarono nelle ville palladia- ne: con l’opera di Andrea Palladio infatti, prese forma nel XVI secolo la tipologia che oggi de- finisce la villa veneta per eccellenza. Le ville da lui edificate sono concentrate per la maggior parte nella provincia diVicenza. La villa veneta era generalmente inserita in una grande proprietà agricola con un corpo centra- le abidito a residenza padronale; quasi tutte le ville erano prive di sistemi di riscaldamento in- vernale e di cucina.Nelle vicinanze si trovavano delle dipendenze dette barchesse, in cui veniva organizzato il lavoro: cucine, abitazioni dei con- tadini, stalle ed altri rustici. Dopo un primo periodo di reale impegno agro- nomico, la villa divenne più una moda, usata dalle ricche famiglie solo d’estate o al massimo fino al periodo della vendemmia: perse la sua connotazione rustica e fu caratterizzata da un

Raggiungere la zona, e in particolare Conegliano come punto di partenza per gli itinerari proposti, è molto sempli- ce: in auto, percorrendo l’autostrada A27 Venezia-Vittorio Veneto si esce a Conegliano, raggiungibile anche dalla S.S. n.13 Pontebbana (da Treviso o da Pordenone). In treno, vi si arriva provenendo da Ve- nezia, Udine o Calalzo (BL). In aereo, gli aeroporti più vicini sono quello di Vene- zia “Marco Polo” e quello di Treviso “San Giuseppe”.

sempre mag- giore sfarzo, sia nell’edi- ficio, sia nei giardini di- segnati per eguagliare le dimore dei re di Francia.

Per maggiori informazioni visita i siti: Consorzio Valdobbiadene www.valdobbiadene.com Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene www.coneglianovaldobbiadene.it

Villa Binetti-Zuccareda a Montebelluna

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