my tescoma 1/2024

servata. Ne abbiamo avute altre e le abbiamo frequentate, a vario titolo, anche una volta cresciuti: una veniva da noi a stirare, da un’altra stavo dal mattino alla sera.” “Una specie di baby sitter?” “Qualcosa del genere. Poi ce n’era una da cui andavo a fare le vacanze. Mi piaceva perché da lei si poteva pranzare sotto il portico con il piatto sulle ginocchia, senza dover stare a tavola.” “Che anarchica!” “Senti chi parla...” “E poi? Dicevamo della colazione, che altro si mangiava?” “Mio papà ci preparava delle fette di pane tostato sulla piastra della cucina, la nonna Gemma beveva il caffè fatto con la caffettiera napoletana che non funzio nava come la moka, quando il caffè saliva, bisognava capovolgerla. A noi piccoli non era permesso bere caffè, ma si usava una miscela, la Miscela Leone a base di erbe, cereali e legumi torrefatti e macinati, op pure il Fago che era un estratto di cicoria: erano surrogati del caffè che

RACCONTI IN CUCINA

venivano fatti bollire e poi filtrati e messi in un fiasco, poi al bisogno si aggiungevano al latte e ci davano l’illusione di bere caffè come i grandi.

caffettiera linea Montecarlo - art. 647102 Prezzo consigliato: da € 34,90

DALLA CUCINA ECONOMICA AL PIANO A INDUZIONE Con la caffettiera Montecarlo, il classico diventa modernità: in acciaio inox dal design elegante, va anche sul piano a induzione.

Ricordo anche una latta di miele e un’enorme scatola di biscotti da inzuppare. Ognuno aveva la propria scodella personale, non erano tutte uguali: quella di mio fratello Gianni per esempio era molto più grande perché lui beveva quasi un litro di latte a colazione.” “Il latte dove andavate a prenderlo?” “Andavo sempre io a prenderlo, di solito da uno che abitava in fondo alla strada, lo chiamavano Masnù. Alla stalla c’era sempre un cane che girava libero per il cortile e allora, prima di entrare, dalla finestra sulla strada chiedevo Masnù, el ligàt el cà? (Masnù, il cane è le gato?) e quando avevo il via libera entravo e mi facevo riempire le bottiglie di vetro. Una volta a casa, il latte veniva fatto bollire e raffreddandosi formava quella pellicina di cui eravamo tutti

ghiotti, litigavamo per accaparrarcela.” (Anch’io ho imparato ad amare la bol litura in casa del latte appena munto – ogni tanto lo prendo da un amico conta dino – e l’irresistibile pellicina che fa parte del rituale). “Con l’arrivo del latte pastorizzato ho smesso di andare a prenderlo alla stalla, ma ogni tanto mi di vertivo a fare gli scherzi a Masnù: dalla finestra gridavo la famosa domanda e poi scappavo via di corsa (Questo non scriverlo!)” “Figurati se non lo scrivo!”

tazza maxi jumbo bicolore linea Crema Shine art. 387196.30 capacità: 850 ml Prezzo consigliato: € 10,90

frullino a manovella linea Delícia - art. 630278 Prezzo consigliato: € 16,90

DAL SAPORE VINTAGE, MA PIÙ VELOCE Vuoi preparare l’uovo sbattuto con un utensile che semplifichi il proce dimento, ma che abbia un’aria da “frullino di una volta”? prova questo!

uovo sbattuto

ingredienti per 1 porzione LA RICETTA • 1 uovo bio freschissimo • 1 cucchiaio di zucchero • caffè q.b. Rompere l’uovo e metterlo in un bicchiere o in una scodella, aggiungere lo zucchero e sbattere energica mente con una forchetta fino ad ottenere una crema. Aggiungere un po’ di caffè e servire. Esistono varianti della ricetta: c’è chi usa l’uovo intero, chi soltanto il tuorlo, e chi li divide e monta separatamente il tuor lo con lo zucchero in una ciotola e l’albume in un’altra, per poi unirli in un unico composto spumoso. È anche possibile guarnire con cacao amaro a piacere prima di servire.

51

Made with FlippingBook Ebook Creator