my tescoma 1/2024

L’IDEA IN PIÙ Il panno in microfibra è perfetto per far brillare i cristalli ed è bello grande, così potrai arrivare senza difficoltà in fondo ai calici e dire finalmente addio ad aloni e piccole macchie di calcare. Trentino ma in questo suolo porfirico e nelle importanti escursioni termiche della Valle di Cembra ha trovato la sua culla ideale. Così come il Müller Thurgau anche lo Chardonnay non è nativo di queste terre ma oggi è comunemente diffuso per la produzione del Trento DOC, le rinomate bollicine metodo classico prodotte all’interno del territorio. Il Trentino, come fu definito da Cesare Battisti è “il più bel giardino vitato d’Europa”. Qui si trova inoltre anche uno degli istituti di agraria più importanti d’Italia: l’Istituto di San Michele, nato nel 1874 è considerato oggi uno degli atenei più rinomati per la vitivinicoltura italiana.

WINE STORIES

TORTEI DI PATATE LA RICETTA • 1 kg di patate a pasta bianca • 2 cucchiai rasi di fari na bianca 00 • sale q.b. • olio di semi per friggere q.b Pelare le patate e sciacquarle sotto l’acqua. Grattu giarle con una grattugia dai fori larghi e strizzarle per eliminare l’eventuale acqua in eccesso. Aggiungere la farina ed il sale, quindi mescolare bene. Scaldare l’olio in una padella dai bordi alti, prelevare un cuc chiaio di impasto e farlo cuocere nell’olio. Assicu rarsi che sia ben dorato da un lato prima di girarlo, i tortei vanno cotti e girati solamente una volta per ciascun lato. Non appena pronti tamponarli con carta da cucina per assorbire l’eventuale olio in eccesso. Servire i tortei caldi accompagnati da speck e for maggi locali.

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Arrivando invece in Alto Adige la morfologia del territorio si presenta interamente montuosa, pensate che il territorio è per il 15% alpino ed improduttivo, per il 70% è occupato da boschi e pascoli e solo il restante 15% è coltivabile. La superficie vitata si attesta attorno ai 5300 ettari, coltivati da ben 5 mila viticoltori. Numeri che se rapportati tra loro permettono velocemente di comprendere le infinite sfaccettature dei vini prodotti in questa piccola regione dai grandissimi vini. Pensate che proprio in Alto Adige si trova il vigneto più alto d’Europa, lo trovate sulle ripide pendici attorno all’Abbazia di Monte Maria sopra Burgusio in Alta Val Venosta, a 1.340 metri di altitudine. Oltre alla particolare altitudine è molto interessante anche la composizione dei terreni, molto diversa tra le tante microzone. Ci sono terreni caldi ghiaiosi o sabbiosi, particolarmente indicati per il Lagrein; terreni argillosi e calcarei, adatti invece al Gewürztraminer (il cui nome letteralmente sta ad indicare il “Traminer speziato”). Ma davvero unici sono i terreni sassosi di calcare dolomitico, che grazie alle loro caratteristiche minerali sono ideali per produrre vini bianchi di corpo e dal gusto deciso.

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Tra i vini della regione che vi consiglio di provare c’è una vera chicca, piuttosto rara da reperire per via delle esigue bottiglie prodotte, ma così pregiata che sarebbe un vero peccato non acquistarne una bottiglia in una delle enoteche locali. È il Moscato Rosa, una vera gemma, in particolare di questo vitigno amo la versione passita, così elegante, profumata e avvolgente.

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