my tescoma 1 / 2020

a minor impatto ambientale, in perfetta armonia con uno stile di vita ecosostenibile. Anche se l’approccio è più lento, lo sci alpinismo implica anch’esso una certa dose di impegno fisico e tecnico. Ci vuole l’attrezzatura giusta, specifica per questo sport: sci, scarponi e baston - cini sono completamente diversi da quelli utilizzati in pista. Gli sci sono studiati per potervi applicare le pel- li, indispensabili per procedere in salita senza scivolare all’indietro; gli scarponi sono molto più leggeri e meno rigidi, per agevolare il movimento simile alla cammina- ta. Anche i bastoncini hanno una punta rinforzata adatta alla spinta in salita, e sono necessari per poter distribuire lo sforzo anche sulle braccia e sforzare meno le gambe. Anche chi non sa sciare, o non vuole affrontare la spesa non indifferente dell’attrezzatura da sci, può comunque provare l’esperienza di un’escursione sulla neve fresca, provando l’alternativa agli sci: le ciaspole! Si applicano agli scarponi e servono per aumentare la superficie d’ap - poggio e non sprofondare nella neve fresca. Anche con le ciaspole è importante l’uso dei bastoncini che facilitano l’avanzamento sul terreno innevato. Si possono affron-

tare gli stessi percorsi di uno sci alpinista, sempre che non siano pendenze troppo ripide, con l’unica differenza che la discesa non sarà così divertente come con gli sci! Altro aspetto importante è pianificare il tragitto che si vuole percorrere e stabilire un punto d’arrivo che soli- tamente è il punto più alto: calcolare i tempi di percor- renza secondo il proprio grado di allenamento e velocità del passo. Personalmente l’obbiettivo che mi prefisso quando programmo una sciata nei boschi è il rifugio! Sportivi sì, ma rifocillarsi con un piatto caldo, meglio se tradizionale della zona, fa parte dell’esperienza escur- sionistica e di questo modo di vivere la montagna meno frenetico. D’altra parte fare sport in inverno comporta un maggiore dispendio di energie perché le temperature basse fanno bruciare più calorie, ed è bene reintegrarle e recuperare le forze per affrontare la discesa! Anche lon- tano dalle piste affollate si può trascorrere una fantastica giornata sulla neve: attività fisica immersa in un paesag - gio incantato, dove l’aria è pura, non ci sono ne rumori ne frenesia, assaporare i piatti tipici della tradizione e un buon bicchiere di vino. Non manca proprio nulla!

SPORT

Canederli alla trentina

LA RICETTA

ingredienti per 4 persone

• 300 g di pane raffermo • 100 g di speck • 150 g di pasta di luganica fresca • 2 uova • 3,5 dl di latte • 2 cucchiai di farina • burro q.b. • brodo di carne • prezzemolo ed erba cipollina q.b. • noce moscata q.b. • sale e pepe q.b. Tagliare il pane raffermo a dadini, metterlo in una ciotola e bagnare con il latte e le uova sbattute. In una padella rosolare la luganica e lo speck e aggiungerli al pane, salare pepare e unire il prezzemolo, l’erba ci- pollina e una spolverata di noce moscata grattugiata. Mescolare con la farina setacciata, in modo da ottenere un impasto omogeneo. Suddividere l’impasto in quat- tro porzioni uguali e formare delle palline. Portare ad ebollizione il brodo di carne e immergere i canederli, lasciandoli cuocere per circa 15 minuti a fuoco basso. I canederli saranno pronti quando affiorano in superficie. Servire i canederli con il brodo di cottura oppure scolarli e servirli con burro fuso e salvia e una spolverata di Grana Padano.

Mini grattugia linea Handy art. 643778 altezza: 8 cm Prezzo consigliato: € 3,90

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