my tescoma 1 / 2020
LISA Amo le mille sfaccettature e gli aneddoti che si celano dietro grandi vini. Dicono che ogni bottiglia di vino racchiuda una storia e nel corso degli anni per lavoro o per diletto ho collezionato molti tappi! In questa rubrica condividerò con voi trucchi e consigli per saper scegliere e degustare in ogni occasione il vino migliore!
IL VINO È SERVITO
VINI GREEN
Biologico, biodinamico, naturale: QUALI SONO LE DIFFERENZE? LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE STA CONQUISTANDO NEGLI ULTIMI ANNI MOLTEPLI- CI ASPETTI DELLA NOSTRA QUOTIDIANITÀ E ANCHE I VINI SI STANNO ORIENTANDO SEMPRE PIÙ VERSO QUESTA DIREZIONE. SE FINO AD UNA DECINA D’ANNI FA PER UN VINO ERA SUFFICIENTE ESSERE BUONO, OGGI QUESTO NON È L’UNICO ASPET- TO CHE VIENE TENUTO IN CONSIDERAZIONE. LA PRODUZIONE DI VINI GREEN STA CRESCENDO RAPIDAMENTE, MOLTO SPESSO PERÒ CI SI SENTE DISORIENTATI DI FRONTE ALLE VARIE TIPOLOGIE DI VINI CHE APPARTENGONO ALLA CATEGORIA. COSA DIFFERENZIA UN VINO BIOLOGICO DA UNO BIODINAMICO O DA UNO NATURALE? La nascita del vino biologico è legata al Regolamento Europeo 203/2012. Fino a quel momento si poteva solamente par- lare di “vino prodotto da uve da agricoltura biologica”, ma era da tempo che emergeva la necessità di una legislazione in grado di mettere nero su bianco l’intera produzione di vino biologico. Seppur ancora appartenga ad una nicchia rispetto alla produzione totale, è bene sapere cosa sta ad indicare il logo Bio quando è presente sull’etichetta di un vino. Il primo aspetto è legato alle uve, che in questo caso devono essere coltivate esclusivamente con metodi biologi- ci, quindi senza sostanze chimiche di sintesi e senza Ogm. Anche la vinificazione deve osservare processi e prodotti enologici contemplati nella normativa. Il regolamento disciplina inoltre la quantità massima di solfiti che possono essere presenti, divisi per tipologia di prodotto.
IL CONSIGLIO FURBO Per aprire senza fatica le botti-
E se il vino biologico segue le norme dell’agricoltura biologica, il vino biodinamico è al momento ancora privo di una propria legislazione, nonostante questo, per fregiarsi della classificazione biodinamico deve comunque osservare delle regole precise. L’agricoltura biodinamica ha come obiettivo quello di evitare l’utilizzo della chimica e di minimizzare l’utilizzo di macchinari. È proprio in questi casi che capita a volte di trovare in vigneto cavalli al posto di trattori o altri mezzi agricoli ed in cantina anfore anziché serbatoi in acciaio per l’affina- mento del vino. Questo tipo di agricoltura si basa sul rispetto della natura, del suo corso (in particolare tiene conto delle fasi lunari) e di quanto essa mette a disposizione. Il vino biodinamico limita inoltre ulteriormente l’utilizzo dei solfiti rispetto al vino biologico. TIENILO A MENTE: i solfiti sono necessari affinché il vino possa conser - varsi nel tempo, l’aspetto da tenere in considerazio- ne non è pertanto se il vino ha o meno solfiti, ma la quantità presente: minore è la quantità, minore sarà l’impatto sul nostro organismo.
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