my tescoma 1 / 2012

Animated publication

Edizione Aria

Lifestyle I segni d’aria a tavola

cucina internazionale Macarons! origini, ricette

protagonista Leonardo Manera non ci resta che ridere!

tempo di... Carnevale. Tutto vale!

itinerari di gusto Profondo Nord lassù, dove il vino è divino

Realizzato da: Tescoma S.p.A. Traversa Caduti del Lavoro, 3 25046 Cazzago San Martino (BS) - Italy Tel. +39 030 7751394 Fax +39 030 7756693 www.tescoma.it - info@tescoma.it

Stampa: Mondadori Printing S.p.A. Via Mondadori, 15 37131 Verona

editoriale Chi è Nicoletta Abeni. Classe 1971, co-fondatrice delle filiale italiana di Tescoma. Ha quattro figli.

È risaputo: s’inizia sempre l’anno con qualche buon proposito; è adesso che, in ufficio, si pianificano i mesi che verranno, si decidono le priorità, si apre l’a- genda e si trasferiscono i numeri di telefono, gli appunti e le ricorrenze. In questa fase, con un po’ d’impegno, tutto ci sembra possibile... allora ar- matevi di carta e penna e fate il vostro elenco! Io ho stilato il mio in anticipo, qualche mese fa, perché con 4 figli non è possibile improvvisare, bisogna fare le cose per tempo! Ora il 2012 è arrivato. Vi presento la mia lista, i miei intenti per quest’anno tutto nuovo. - Smetterò di fare tutto di corsa, o almeno ci proverò . Tenterò di rallentare i ritmi quotidiani, di apprezzare di più le piccole cose, di godermele e se per fare questo è necessario sprecare un po’ di tempo… ben venga! Ogni tanto prendiamoci un giorno solo per noi, per coccolarci con una ma- schera al miele (io voglio provare lo scrub di pag. 24), per leggere un bel libro o per cucinare un dolce (le meringhe fotografate a pag. 15 riescono proprio così, basta seguire le indicazioni passo a passo). - Volersi bene significa anche avere anche una maggiore sensibilità per le problematiche sociali . La fondazione “I Bambini delle Fate” si occupa di raccogliere finanziamenti per progetti a sostegno dei bambini disabili. Noi siamo con loro, perché un bimbo che soffre è un dramma che non ci permette di continuare la vita come se nulla fosse. In questo numero vi spieghiamo i programmi dell’asso- ciazione, le loro speranze e il modo in cui potete aiutarli. - Passerò più tempo a contatto con la natura , aumenterò le passeggiate all’aria aperta con lamia famiglia, magari in Trentino Alto Adige, luogo di cultura, tradizione e ottima cucina, alla scoperta degli itinerari proposti a pag. 57. - Attaccherò al frigorifero i menù scolastici, per averli sempre sott’occhio mentre preparo la cena, per essere sicura di proporre qualcosa di diverso dal pranzo. L’alimentazione è importantissima, per non fare errori cerche- rò di seguire le direttive date dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sul consumo giornaliero di frutta e verdura e… spero che i miei piccoli collaborino! - Soprattutto: smetterò di sentirmi in colpa . Per cosa non lo so, ma un motivo lo trovo sempre. E se per caso, per una volta, non lo trovo, quando rientro tardi dall’ufficio, ci pensano i miei bambini a darmene uno! E quindi, lavoro q.b., senza esagerare, perché lamia famiglia viene per prima, e stop ai rimorsi, alle frasi “avrei potuto fare” e “avrei potuto dire”. Difficilmente il nuovo anno porterà in automatico trasformazioni strabilianti, allo- ra impegniamoci in prima persona per cercare di cambiare qualcosa . Questo numero è cromaticamente tutto dedicato all’Aria (ve lo spieghia- mo più avanti, a pagina 5), elemento naturale che più di ogni altro identifica il cambiamento, la voglia di leggerezza e spensieratezza, l’immaginazione, il pensiero… ecco, è da qui che voglio partire, dai pensieri positivi. E allora… “non ci resta che ridere” come ci consiglia Leonardo Manera nella sua intervista a pag.10.

Lavora da sempre con passione nel mondo dei

casalinghi, oggi dedicandosi soprattutto al marketing e alla comunicazione a tutto tondo. Incredibilmente trova anche il tempo di cucinare, e bene! Fra le sue ricette migliori i savoiardi fatti in casa…

MyTescoma - 3

3 EDITORIALE Ecco cosa abbiamo “cucinato” per voi 5 LE NOVITÀ DAL WEB Filo diretto con Tescoma anche su Twitter! 6 COME FARE Un portatovaglioli romantico e tutto da mordere 10 PROTAGONISTA A tu per tu con Leonardo Manera 12 NEWS Che c’è di nuovo in dispensa? 14 FOCUS PRODOTTO La tasca da pasticciere 20 PROFESSIONISTI DEL GUSTO A ciascuno il suo miele 26 CUCINA INTERNAZIONALE La storia dei macarons Ladurée 31 STEP BY STEP Oggi muffins! 34 PICCOLI ASSAGGIATORI Una sana alimentazione 36 BENESSERE Dolcificanti... 38 INGREDIENTI Una mela al giorno... 40 L’AUTORE Gordon Ramsay 42 TESCOMA COMUNICA I Bambini delle Fate 44 TEMPO DI... Carnevale 48 ABITARE I segni d’aria 56 CIBO PER LA MENTE Scelti per te dalla nostra biblioteca 57 ITINERARI DI GUSTO In Alto Adige tra natura e gustose specialità |n pillole

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che c’è di nuovo?

Ecco i colori dell’aria, i colori che hanno ispirato questo numero... Azzurro tenue, come l’aria fresca e frizzante di montagna. Rosa, come i dolci zuccherosi che ti proponiamo.

Beige, sobrio come la moderazione che suggeriscono i nostri esperti. Grigio, come il cielo invernale che lascia spazio a quello primaverile. Violetto “siderale”, come i segni dello zodiaco. Verdino, come quel pizzico di ottimismo che, di questi tempi, non deve mancare.

PANTONE 670 C

PANTONE 7527 C

PANTONE Warm Grey 1 C

PANTONE 663 C

PANTONE 656 C

PANTONE 7541 C

PANTONE 645 C

PANTONE 680 C

PANTONE 7530 C

PANTONE Warm Grey 5 C

PANTONE 666 C

PANTONE 7545 C

Si dice che il battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Analogamente, un sin- golo “cinguettio” è in grado di provocare una reazione a catena con centinaia di risposte. Non stiamo parlando però del cielo che, con il finire dell’inverno, si ripopola…Ma di TWITTER (to tweet = cinguettare), social network in cui si dialoga conmicro testi a 140 caratteri, il tempo di un cinguettio appunto! Sono già tantissimi i nostri followers: seguici anche tu, sarai sempre informato su novità, promozioni, iniziative in corso, ma soprattutto potrai condividere con tanti amici la tua passione per la cucina!

Un portatovagliolo A San Valentino stupisci la tua dolce met con una mise en place straordinariamente golosa. T’insegniamo a realizzare, passo a passo, dei portatovaglioli romantici, allegri e… buonissimi! tutto da mordere.

come fare

Occorrente set di tagliabiscotti a cuore

70 g zucchero 50 g miele

1 pizzico di sale 8 g gelatina in fogli 30 g acqua

Paola Piu di Polvere di Zucchero www.polveredizucchero.com

stendipasta in silicone carta forno riutilizzabile pennello piccolo spargifarina

250 g farina 140 g burro 1 uovo

email: polveredizucchero@gmail.com contatto facebook: Polvere di Zucchero

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come fare

1. Stendere l’impasto fino ad ottenere uno spessore di 5/7 mm, ricavare i cuori per mezzo dei taglia biscotti, cuocerli e farli raffreddare completamente prima di pas- sare alla decorazione. 2. Si otterranno due biscotti distinti: uno con un foro a forma di cuore che sarà il portatovagliolo ed uno più piccolo che po- trà essere utilizzato per decorare il tavolo. Spennellare del miele sulla frolla, (servirà da collante per la pasta di zucchero) e proce- dere immediatamente con la decorazione. 3. Stendere la pasta di zucchero fino ad ottenere uno spessore di 2/3 mm e tagliare con i forma biscotti usati in precedenza. 4. Ricavare, molto delicatamente, anche il cuore piccolo interno. Servirà come foro per il passaggio del tovagliolo. 5. Adagiare la pasta di zucchero sui bi- scotti facendola aderire delicatamente con le dita per evitare che si formino delle bolle. 6. Stendere della pasta di zucchero bian- ca e ricavare dei piccolissimi cuoricini con un altro taglia biscotti. Circa 6 pezzi. 7. Spennellare con dell’acqua il retro dei cuoricini. 8. Sistemarli in maniera irregolare sui por- tatovaglioli e farli aderire delicatamente.

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Scopri nella prossima pagina le ricette e gli utensili per realizzarli.

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Gli indispensabili Ecco gli strumenti e le ricette indispensabili per realizzare i portatovaglioli super romantici.

come fare

1. MATTERELLO in acciaio inox, a garanzia di mag- gior igiene e durata, distende ed assottiglia pasta frol- la o pasta all’uovo con grande facilità. Art. 630170 DELÍCIA - Prezzo consigliato da € 15,90 2. STAMPI in porcellana bianca, resistono a tempe- rature da -18 ° a +240 °, ideali per praparare i muffins e contenere gli ingredienti. Set da due pezzi. Art. 622084 GUSTO - Prezzo consigliato € 9,90 3. SPARGIFARINA in acciaio inox, trasforma piccole quantità di farina grumosa o di zucchero a velo in una polvere fine dalla consistenza uniforme. Art. 630340 DELÍCIA - Prezzo consigliato € 9,90 4. SET 6 TAGLIABISCOTTI CUORE linea Delicia, in- dispensabile per la realizzazione di biscotti e tartine dalla forma romantica. Art. 631362 DELÍCIA - Prezzo consigliato € 4,90 Gli strumenti

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Ingredienti: 250 g di farina 125 g di burro freddo 70 g di zucchero 1 uovo un pizzico di sale Procedimento: Amalgamare velocemente tutti gli ingredien- ti, avvolgere l’impasto nella pellicola dando la forma di una palla e farlo riposare in frigorife- ro per almeno 30 minuti. Stendere la pasta frolla con il matterello, manipolandola il meno possibile, fino ad ottenere uno spessore di circa 5 mm. Ricavare i cuori per mezzo dei tagliapasta. Infornare in forno statico a 170° per circa 10/15 minuti e sfornarli non appena i bordi saranno dorati. Lasciarli raffreddare completamente prima di staccarli dalla teglia. Le ricette Pasta frolla

La presenza del burro non obbliga alla conservazione in frigorifero, perché la quantità di burro è minima rispetto allo zucchero che funge da con- servante. La pasta di zuc- chero può essere colorata sia durante la preparazione sia in seguito, per mezzo di colo- ranti alimentari in gel o in pol- vere (sono sconsigliati quelli liquidi). Si conserva per circa 45/60 giorni se riposta in un sacchetto a chiusura erme- tica inserito in un contenitore ben chiuso. Conservazione

Pasta di zucchero

Ingredienti: 450 di zucchero a velo 50 g di miele 8 g di gela- tina in fogli 30 g di acqua 16 g di burro Procedimento: Versare lo zucchero a velo nella planetaria e mettere in funzione: questa operazione serve per eliminare even- tuali grumi. Mettere in un pentolino ad ammollare, per circa 10 minuti, la gelatina nell’acqua. Dopo che i fogli di gelatina si sono ammorbiditi, aggiungere il miele, il burro e mescolare a fuoco bassissimo senza far bol- lire finché gli ingredienti sono ben amalgamati. Que- sto passaggio può essere fatto anche a bagnomaria. Versare il composto sullo zucchero e avviare il robot: far addensare il composto fino ad ottenere una palla. Lasciarlo riposare fino a quando non sarà completa- mente raffreddato. Metterlo su un piano e lavorarlo ag- giungendo, solo se necessario, pochissimo zucchero: questo passaggio è fondamentale, se lo zucchero sarà troppo, a distanza di qualche ora si indurirà fino a diventare inutilizzabile.

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certe idee ci stendono

In Tescoma sforniamo in continuazione nuove idee: nel nostro assortimento di oltre 2.000 prodotti troverai tantissimi accessori che ti aiuteranno in cucina, nella preparazione dei piatti di tutti i giorni e dei menu per le grandi occasioni. In Tescoma abbiamo tutti gli ingredienti giusti per le tue ricette.

matterello in acciaio inox DELÍCIA

per preparare

per cucinare

per bere

per affettare

per servire

per infornare

per conservare

per organizzare

per i bimbi

protagonista

“Con le tasse che ha messo il governo Monti resteremo in mutande, anzi, anche senza. Full Monti.”

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protagonista

Si ispira forse proprio a questo motto Leonardo Manera, che con la sua

Il cibo: un piacere o una necessità? Il cibo per me è soprattutto un piacere, a volte poi diventa anche un modo, magari dopo uno spettacolo, per scaricare la tensione. Il problema è che poi spesso si va a letto subito dopo e lo stomaco dimostra di non gradire quelle abitudini... Come te la cavi in cucina? Hai un cavallo di battaglia? C’è stato un periodo in cui cucinavo spesso i tagliolini al limone, con un po’ di funghi ma senza panna. Essendo io un amante del limone li apprezzavo molto, cosa che invece non sempre accadeva per i miei ospiti. Forse eccedevo col limone. Parlando di cavalli di battaglia, nel tuo repertorio hai un personaggio al quale sei più affezionato? No. Mi ci affeziono molto i primi tempi, quando li sto facendo le prime volte. Poi, quando diventano consolidati e di repertorio, comincio invece ad affezionarmi a quelli che verranno, alle nuove idee che stanno per nascere. So che hai iniziato da giovanissimo a fare il comico e che non hai più smesso: se dovessi cambiar vita, cosa ti piacerebbe fare? Probabilmente riprenderei a studiare giurisprudenza, facoltà che frequentavo quando avevo vent’anni, oppure dipingerei. Da qualche tempo mi è venuta la passione per la pittura e appena ho un po’ di tempo mi ci dedico volentieri. Per chi, come me, lavora con le parole, vedere un quadro, qualcosa di tangibile, è una sensazione molto bella. Qual è stata la più grande soddisfazione che hai avuto in ambito profes- sionale? Risale al 1997 quando alla fine di un concorso di cabaret, la “Zanzara d’oro”, vinsi il premio della critica e venni premiato da Alberto Sordi. Una bella soddisfazione che conservo ancora tra i miei ricordi preferiti. Dai tuoi personaggi e dai tuoi monologhi traspare sempre un velo di malinconia. Come sei nella vita di tutti i giorni? In effetti sono anche un po’ così, un po’ malinconico. Spesso però i pezzi co- mici nascono proprio per esorcizzare la malinconia attraverso la risata. Poi ci sono altre parti di me più spensierate. Penso di essere abbastanza fantasioso e a volte anche con una vena di follia. Le tue serate ti portano spesso in giro per l’Italia: qual è la cucina regio- nale che ami di più? Forse quella pugliese. Amo anche il pesce, anche se a volte riserva qualche sorpresina gastrointestinale... Per concludere: hai un sogno nel cassetto che non hai ancora realizza- to? Cosa vorresti che ti portasse l’anno nuovo? Vorrei che mi portasse serenità e pace con me stesso, oltre che con le perso- ne che amo. Vorrei raggiungere un equilibrio personale che a quarantaquattro anni credo di non aver ancora trovato completamente. Vorrei che le persone che mi stanno intorno stessero sempre bene con me. E vorrei anche trovare soddisfazione nel mio lavoro. comicit a tratti surreale e sempre un po’ malinconica riesce a strappare un sorriso anche quando, esorcizzandoli, prende in giro questi tempi di crisi. L’abbiamo incontrato per voi, per chiedergli...

Leonardo Manera Classe 1967, Leonardo Manera è un comico noto per i molti spetta- coli teatrali ai quali ha partecipato, per i premi della critica e per i ri- conoscimenti ricevuti nel corso di festival nazionali, ma è salito alle luci della ribalta soprattutto grazie a Zelig e ad altri programmi tele- visivi che da anni ospitano le sue esilaranti performance. Attore, mimo, artista instancabile e poliedrico, capace di evocare atmosfere surreali e poetiche, ha portato sulle scene un vastissimo repertorio di personaggi, alcuni particolarmente celebri e diventati dei veri e propri tormentoni. Ricordiamo il ventriloquo Vasco, il depresso monocorde che invia “un festoso saluto a tutti”; Piter, parodia del ragazzo della provincia bresciana; lo stralunato personag- gio che sotto ipnosi ripete osses- sivamente “Adriana Adriana”; Pe- trektek, protagonista dell’ironico omaggio al cinema polacco.

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news

Le ultime novità per il tuo frigorifero e...

Morbido e appetitoso, il PacioMaxi nasce per soddisfare la golosità di tutti coloro che amano l’hamburger di prosciutto cotto. Una novità che si distingue sia per il formato sia per una consistenza più simile al classico hamburger di manzo ma con un sapore più delicato e sfizioso. Il primo hamburger di prosciutto cotto in formato maxi

Besciamella Hoplà Condilieve con grassi vegetali non idrogenati e l’aggiunta di olio d’oliva

Da oggi Hoplà Condilieve è anche Besciamella. Con la sua nuova ricetta con grassi vegetali non idrogenati e con l’aggiunta di olio di oliva, è il condimento ideale per arricchire con leggerezza il gusto di moltissime pietanze. È ottima per lasagne, cannelloni, gratin e soufflé ed è ideale per rendere più saporite e vellutate le salse per i piatti di carne.

Latteria al Tartufo è un formaggio dedicato a chi ama i tartufi neri italiani; grazie al suo gusto molto particolare e saporito trasforma le pietanze in una particolarità da provare nel risotto, nel carpaccio o come antipasto. Tomasoni Latteria al Tartufo

Sofficini Findus presenta le nuove invitanti proposte a base di pollo

Sofficini Findus porta in tavola tanto gusto e divertimento con la nuova gamma di prodotti a base di pollo. Croccanti e squisiti anche al forno, I Cordon Bleu, Il Pollo Croccante e I Nuggets di Pollo - tutti preparati con teneri petti di pollo e avvolti da una dorata panatura - trasformano il pasto di tutta la famiglia in una festa!

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news

per la tua dispensa!

Ci sono ricette semplici ma tanto speciali da regalarti un gusto unico e irresistibile. Piatti degni del più esigente dei gourmet. Ispirandosi a questi ‘capolavori’ e alle ricche e coinvolgenti esperienze di gusto che offrono, Knorr ha creato le Vellutate “I Momenti Gourmet”: una straordinaria cremosità ed un sapore ricco e intenso per chi come te vuole regalarsi un momento di puro piacere. “I Momenti Gourmet” Knorr

Doriano Buono come il pane

Per concedersi un break saporito e genuino, i mini crackers Doriano sono gli stuzzichini perfetti per ogni momento della giornata: da offrire agli amici per l’aperitivo o per fare una pausa semplice e sfiziosa. Piccoli nella forma ma grandi nel gusto, sono offerti nei sapori rustici della tradizione mediterranea al Pomodoro ed alle Olive.

I Marrons Glacés in pezzi sono la proposta Motta di una sele- zione di marroni con glassa di zucchero. Occasione ideale per una coccola golosa in ogni momento della giornata. Marrons Glacés Motta

Le Lenticchie Cuore di Raccolto Cotte al Vapore di Bonduelle sono comode e versatili: subito pronte da scaldare e gustare come si preferisce. Povere di calorie, ma saporite e nutrienti, sono selezionate con grande cura dalle migliori materie prime e rimangono sode e compatte, adatte quindi ad essere utilizzate come base di ricette semplici o elaborate. Lenticchie Cuore di Raccolto Cotte al Vapore di Bonduelle

Il gusto e la leggerezza del Tonno al Naturale Rio Mare

La bontà del Tonno Rio Mare al Naturale nasce dall’attenta selezione della parte migliore dei tonni a Pinna Gialla e da una delicata cottura a vapore che permette di mantenere intatto tutto il gusto autentico del pesce, di preservarne le proprietà nutritive e di eliminare al tempo stesso gran parte dei grassi contenuti nei tessuti. Perfetto per coloro che vogliono curare il proprio benessere, sentirsi leggeri, tonici e vitali, senza rinunciare al gusto.

I tre nuovi infusi Pompadour Magic Emotion emanano fragranze calde e avvolgenti che ricordano i profumi e i sapori di una baita di montagna, oppure sprigionano una suggestiva fragranza esotica che ci trasporta verso paesi lontani. Pompadour riscalda l’inverno

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focus prodotto

La tasca da pasticciere

Le pietanze si gustano prima con gli occhi che con il palato: se un cibo è ben presentato, si assaggerà più volentieri, per questo è importante curarne l’aspetto. Uno strumento che ci può essere di grande aiuto per perseguire questo scopo è il sac à poche o tasca da pasticciere. Il sac à poche è indispensabile soprattutto nella decorazione dei dolci, ne esi- stono moltissimi modelli, di capacità e materiali differenti, in versione lavabile e riutilizzabile oppure usa e getta. Questo strumento ha bisogno di un po’ di pazienza e di pratica: il suo utilizzo, infatti, non è immediato ma, una volta che ne avrai padronanza, farà veramente la differenza nella preparazione e nella presentazione dei dolci. Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione durante la decorazio- ne è la consistenza del composto che inseriamo nella tasca da pasticciere: per i preparati montati è infatti più complicato modulare un’erogazione co- stante, mentre le creme dense danno luogo a decorazioni morbide, consi- stenti e più precise.

Il sac a poche è indispensabile non solo per decorare le torte, ma anche per ottenere meringhe, bignè e biscotti dalle forme perfette.

Queste tasche da pasticciere sono pratiche ed igieniche, soprattutto per quelle salse con un forte aroma, che dif- ficilmente svanisce anche con il lavaggio. L’uso è molto semplice, bisogna solamente tagliare la punta nella misura desiderata in modo da creare un foro più o meno largo in base al tipo di preparazione che si vuole ottenere. Il set di tasche da pasticciere monouso è disponibile anche nella versione con tre beccucci decoratori, che possono essere lavati in lavastoviglie e riutilizzati. sac à poche monouso Delícia

Sac à poche monouso DELÍCIA Set 10 tasche da pasticciere con beccucci Art. 630506 - Prezzo consigliato € 4,90

1_Beccuccio stella usato per la maggior parte delle decorazioni, è perfetto anche per creare delle piccolissime merin- ghe da gustare con il caffè 2_Beccuc- cio tondo ideale per definire i particolari 3_Beccuccio a nastro serve per i de- cori piatti e larghi a

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focus prodotto

Hai sempre pensato che fare le meringhe a casa sia complicatissimo? Niente affatto. Con i nostri consigli, le puoi realizzare in poche semplici mosse. Con il sac poche monouso le otterrai di forme bellissime. Meringhe no problem

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Ingredienti: Ricetta per 40 meringhette 120 g di albume 120 g di zucchero semolato superfine 120 g di zucchero a velo

Separare i bianchi dai rossi di 3 uova, otte- nendo circa 120 g di albumi. In una ciotola a parte, pesare gli zuccheri. Bisogna mi- surare la stessa esatta quantità di ognuno dei 3 ingredienti, quindi aggiustare gli zuc- cheri in base al peso degli albumi ottenuti. Usare una bilancia digitale per essere si- curi della precisione.

Mescolare i due zuccheri insieme in una ciotola e setacciarne poi la metà diretta- mente negli albumi. Montare gli albumi e gli zuccheri a neve ben ferma, usando un frullino elettrico. Ci vorranno circa 8–10 minuti. Insistere sino a che si otterrà un composto gonfio e spumoso, del tutto simile alla schiuma da barba.

La ricetta e le immagini sono tratte dal libro Tescoma “Le basi della cucina” edito da Luxury Books

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Setacciare la metà rimanente degli zuc- cheri sopra gli albumi montati a neve. Incorporarli alla meringa lavorando con gesti lenti e un movimento rotatorio, pro- cedendo dall’esterno verso l’interno, dal basso verso l’alto. 3.

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Si otterrà una meringa soda lucida e liscia. Trasferirla in un sac à poche monouso munito della bocchetta preferita.

Spremere le meringhe direttamente su una teglia antiaderente. Distanziarle un poco per staccarle più facilmente. Infor- nare a 115°C (forno statico) o 105°C (for- no ventilato) e cuocere così per 60–90 minuti, a seconda della grandezza delle meringhe.

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focus prodotto

ESISTONO DUE TIPI DI MERINGA: QUELLA FRANCESE E QUELLA ITALIANA. IN ITALIA LA MERINGA PIÙ COMUNE È QUELLA FRANCESE, MENTRE IN FRANCIA LA MERINGA PIÙ USATA È QUELLA ITALIANA!

L’omelette norvegese, contrariamente a quanto si può pensare, è un dolce a base di gelato e meringa

Meiringen, in Svizzera, è il paese natale della meringa

IN 100 GRAMMI

DI MERINGA CI SONO 379 CALORIE

Per controllare che la meringa sia ben montata capovolgete la ciotola: il composto deve restare fermo!

Ci vogliono 2 dosi di zucchero

per una dose di albumi affinché la meringa sia compatta

Per la buona riuscita delle meringhe, è importante che negli albumi non ci sia nessuna traccia di tuorlo

“MERINGA” È ANCHE UNO DEI SOPRANNOMI DEL REAL MADRID (LA SQUADRA DI CALCIO DELLA CITTÀ DI MADRID)

Gli albumi usati devono essere a temperatura ambiente.

MERINGHE!

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focus prodotto

Dopo aver imparato a preparare a regola d’arte una meringa classica, ti proponiamo alcune golose variazioni sul tema. Perch in cucina la fantasia non ha limiti. Molti modi per dire meringa!

INGREDIENTI: 2 albumi 150 g di zucchero finissimo la scorza grattugiata finemente di un limone biologico 70 g di mandorle pelate Meringhe al limone PROCEDIMENTO: Tritare bene le mandorle riducendole a farina. Montare, con un frullino elettrico, gli albumi con lo zucchero fino ad ottenere un composto montato a neve fermissima. Aggiungere poco a poco le mandorle, mescolando con delicatezza dall’alto verso il basso, unire la scorza di limone grattugiata e amalgamarla bene. Foderare una teglia con carta forno, inserire il composto in una tasca da pasticciere e formare piccole meringhe della stessa dimensione. Mettere la teglia nella parte bassa del forno, in prece- denza scaldato a 110° C per circa 40 minuti. L’esterno delle meringhe sarà bianco e croccante mentre all’in- terno rimarrà una crema golosissima.

Meringhe super fast... in microonde!

INGREDIENTI: 2 albumi 350 g di zucchero a velo

PROCEDIMENTO: Mettere gli albumi in una ciotola fonda e con l’aiuto di una frusta mescolarli brevemente. Passare al setac- cio lo zucchero, unirlo poco a poco agli albumi, sbat- tendo molto bene con un frullino elettrico alla massi- ma velocità. Ci vorranno circa 10 minuti. Riempire una tasca da pasticciere con il composto ottenuto, foderare il piatto del microonde di carta for- no, mettere poche meringhe sulla carta, ben distanti le une delle altre. Programmare il forno a microonde ad intensità mas- sima per 1 minuto. Finito il tempo di cottura, lasciarle a riposo per 5 minuti dentro il forno senza aprirlo. Ripetere l’operazione di cottura fino ad esaurimento del composto.

Meringhe al caff

Meringhe al cacao

INGREDIENTI: 4 albumi 60 g di caffè solubile in polvere 250 g di zucchero a velo 1 bustina di vanillina sale

INGREDIENTI: 4 albumi 240 g di zucchero finissimo 35 g di cacao in polvere

PROCEDIMENTO: Montare a neve ferma (ma non fermissima) gli albumi, unire lo zucchero e il cacao continuando a sbattere con il frullino elettrico fino a quando il composto sarà ben sodo e amalgamato. Riempire una tasca da pasticciere dotata di bocchet- ta a stella, fare dei piccoli mucchietti su una teglia ri- vestita di carta da forno, distanziandoli bene fra loro. Infornare a 110° C, per due ore. Lasciare asciugare le meringhe nel forno spento e chiuso.

PROCEDIMENTO: Mettere gli albumi in una ciotola capiente, montarli a neve ben ferma con il frullino elettrico, aggiungere lo zucchero a velo setacciato, la vanillina e il caffè amal- gamando il tutto con molta delicatezza. Ricoprire una teglia con carta da forno. Mettere il composto in una tasca da pasticciere e for- mare le meringhe sulla teglia distanziandole bene. Cuocere in forno alla temperatura di 100° C per 3 ore.

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Che freddo! L’inverno è ancora pungente, ma tu ti potrai riscaldare cucinando

piatti deliziosi, e noi ti daremo gli strumenti giusti per farlo.

Trova i prodotti Tescoma nei migliori negozi di casalinghi o su www.tescoma.it

R i s c a l d a l ’ i n v e r n o c o n T e s c o m a

professionisti del gusto

Chi Mielizia? Mielizia è una cooperativa di più di mille produttori, riuniti in Conapi (Consorzio Apicoltori ed Agricolto- ri Biologici Italiani), dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dai monti al mare, in terre incontaminate, che da trenta anni raccolgono le diverse qualità di miele e lo con- fezionano, valorizzando così ciò che la natura offre. Ogni miele, grazie alle inconfondibili caratteristiche organolettiche, racconta la sua storia; aromi, profu- mi, sapori, colori sempre unici e diversi tra loro, ren- dono i mieli preziose golosità che parlano dei tanti luoghi dai quali provengono, con un linguaggio uni- versale ed inconfondibile: quello del gusto. Mielizia ha scelto di produrre i suoi mieli in totale as- senza di principi chimici di sintesi e di non sottoporli a trattamenti termici; tecnica che altre aziende usano per conservare liquidi a lungo anche i mieli che ten- dono spontaneamente a cristallizzare. L’azienda preferisce valorizzare i mieli regionali, che preservano le caratteristiche, i sapori, gli odori e i co- lori dei fiori di ciascuna terra. Tutte queste informa- zioni sono riportate sulle etichette, assieme ai nomi degli apicoltori che hanno effettuato la raccolta. Mielizia coniuga competenze antiche e tecnologie sempre rinnovate, perseguendo l’ambizioso obiet- tivo di portare sulle tavole solo il meglio che il territorio regala.

Il miele è particolarmente digeribile perché composto soprattutto da due zuccheri, fruttosio e glucosio. Il glucosio viene assimilato immediatamente, liberando energia subito disponibile; il fruttosio invece si accumula nel fegato sotto forma di glico- geno, diluendo nel tempo la sua azione energetica. È quindi ottimo per recuperare rapidamente le energie perse in uno sforzo fisico o per bloc- care un calo di zuccheri. Il miele ha, grazie a questa particolare compo- sizione, un potere dolcificante molto elevato, con un apporto calorico inferiore allo zucchero; a parità di gusto, cioè, rende un cibo “dolce” for- nendo minori calorie. Il fruttosio ha anche proprietà emollienti e addolcenti che possono es- sere utili sia alla gola che allo stomaco e all’intestino. Importanti sono in questo senso anche le altre componenti del miele: un altro zucchero (il maltosio), sali minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio), vitamine (C, PP, B2) e alcuni enzimi che conferiscono un’efficace azione antibat- terica. Ogni miele presenta gli aromi e i sapori di una fioritura diversa, dagli odori delle coste raccolti in un cucchiaino di miele d’eucalipto al sentore ama- ro del bosco che troviamo in quello di castagno. Gusti, colori, aromi, consistenza, proprietà nutrizionali, origine botanica e zone di produzione, abbinamenti con altri cibi e ricette. È in base a questi criteri che ciascun miele diventa il frutto unico della relazione fra api, territorio e apicoltore. |l miele un alimento genuino e ricco di sfumature, tante quante sono i fiori da cui le api hanno raccolto il nettare. Chi lo conosce bene sa che non solo “dolce”, ma ha tanti sapori quanti sono i paesaggi diversi in cui l’apicoltore ha portato le proprie arnie. Oro al cucchiaio

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di che miele sei? E tu

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Miele di millefiori di Toscana Zone di produzione: colline toscane dove si alterna- no zone coltivate e zone naturali. Sapore: normalmente dolce, con un buon equilibrio nella nota acida. A volte può presentare una lieve nota amara. Usi: è un miele dal sapore pieno che si presta ad in- numerevoli usi tra i più classici, spalmato su pane e fette biscottate ed esaltato nella preparazione dei dolci anche al cucchiaio. Per valorizzarne l’aroma prova ad unire il miele ad una uguale quantità di burro, ammorbidito a temperatura ambiente, e spalmalo su una fetta di pane di segale.

Miele di castagno Zona di produzione: zone di montagna sia alpine che appenniniche, in particolare Toscana. Sapore: intenso, caratteristico, di sottobosco, con un fondo amaro. Usi: è un miele particolare, che piace a chi non ama i sapori dolci e i gusti piatti; non è adatto a dolcificare, ma piuttosto a insaporire e, meglio ancora, al con- sumo tal quale, sul pane, eventualmente con burro. Splendido insieme a formaggi stagionati o con carni forti, è ottimo anche nei risotti, come quello classico con Parmigiano Reggiano e un filo di miele di casta- gno a fine cottura. Miele di arancio Zona di produzione: sud Italia e isole. Sapore: di grande intensità aromatica, tra il floreale e il fruttato. Usi: è uno dei mieli da tavola universalmente più ap- prezzati, poiché il suo aroma floreale stupisce piace- volmente e si abbina bene a quasi tutti gli alimenti dolci. È però particolarmente sensibile alla cottura e le sue caratteristiche peculiari saranno meglio valorizzate da- gli usi a freddo. Ottimo anche in abbinamento a piatti saltati e per condire divertenti insalate: emulsiona olio di oliva extravergine, sale, aceto e un cucchiaio di miele di arancio e condisci con questa vinaigrette un’insalata di valeriana, radicchio rosso e noci.

Miele di eucalipto Zone di produzione: Italia centro meridionale, dal La- zio alle isole. Sapore: forte, simile all’odore, ma più gradevole, ricor- da le caramelle inglesi alla liquirizia. Usi: è un miele particolare, che al consumo tal qua- le risulta non molto dolce e può quindi piacere a chi afferma di non amare il miele, per esempio spalmato su tartine imburrate. L’aroma particolare, che ricorda ingredienti quali l’estratto di carne, i funghi secchi e il dado da brodo, suggerisce di provarlo nella prepara- zione di piatti salati. Provate il miele di eucalipto per sal- tare in padella verdure miste o pesce. Ottimo in abbi- namento ai formaggi, specie con il formaggio di fossa.

Miele di acacia Zone di produzione: Prealpi, Piemonte, Lombardia e Toscana. Sapore: molto dolce, leggermente confettato. Usi: è un miele molto delicato che si presta, per que- sto, a qualsiasi uso. Per l’elevato contenuto in fruttosio e l’assenza di sapori forti, è il più adatto per dolcificare (bevande, yogurt, frutta ecc...) senza modificare il gusto proprio delle vivande, riesce quindi a sostituire ovunque lo zucchero. Prova il miele di acacia anche per ricette salate, come un delizioso crostino con prugne e brie o con pomodorini e formaggio caprino. Il miele di acacia è spesso consigliato dai pediatri, in aggiunta al latte vacci- no, fin dal primo anno di vita.

Miele di tiglio Zona di produzione: arco alpino e Appennino set- tentrionale. Sapore: la prima sensazione che regala il miele di ti- glio è una nota mediamente dolce, il sapore poi di- venta di noce fresca e talvolta può finire con note amare che persistono dopo l’assaggio. Usi: le particolarità organolettiche di questo miele lo rendono ideale negli abbinamenti con formaggi come il piave stagionato, formaggio di fossa, formag- gi caprini, bitto e castelmagno. Divertente da provare anche come dolcificante nella cottura della frutta in forno al posto dello zucchero.

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Abbinamenti insoliti Sei convinto che il miele possa essere usato solo per la prima colazione o per la preparazione di dolci? |n realt il miele molto, molto di pi . Ti vogliamo stupire con un men completo per quattro persone, in cui il miele l’ingrediente principe.

Gambi di sedano al miele d’acacia di Piemonte e Lombardia con mousse di gorgonzola e mascarpone Ingredienti 1 sedano intero 50 g di mascarpone 40 g di gorgonzola 2 cucchiai di miele d’acacia Preparazione Pulire i gambi di sedano e tagliarli. Preparare una mousse con: mascarpone, gorgonzola e due cucchiai di miele di acacia. Disporre la mousse all’interno dei gambi di sedano e servire freddi.

Risotto con prosciutto e miele di millefiori dell’Appennino Ingredienti 360 g di riso 1 litro e ½ di brodo vegetale 50 g di burro 1 cipolla tritata 50 g di prosciutto taglia- to a julienne 4 cucchiai di parmigiano grattugiato 2 cucchiai di miele millefiori dell’appennino olio extravergine di oliva vino bianco sale e pepe q.b. Preparazione Far bollire il brodo. In una casseruola far soffriggere dolcemente la cipolla con un po’ di olio extravergi- ne di oliva, aggiungere il riso tostandolo. Unire il vino bianco e poi il brodo poco alla volta e lasciar cuocere il riso mescolandolo a fuoco lento. Al termine della cottura aggiungere il parmigiano, il miele e il burro, infine il prosciutto mantecando bene il composto.

Trota in crosta con miele di acacia del Piemonte e Lombardia Ingredienti 4 trote 4 cucchiai di miele d’acacia 200 g di mandorle tritate 4 cucchiai di vino bianco secco 4 cucchiai di brandy rosmarino fresco timo fresco 3 spicchi d’aglio 1 limone sale e pepe olio extravergine di oliva

Preparazione Sfilettare le trote ottenendo quattro filetti ben puliti. Prendere una te- glia, foderarla con carta forno unta con poco olio. Disporre i rametti di rosmarino e di timo, gli spicchi d’aglio, il limone tagliato a rondelle ed i filetti di trota. Salarli, peparli e spennellarli con un cucchiaio di miele. Aggiungere un filo d’olio, il vino ed il brandy. Mettere la teglia in forno preriscaldato a 180° C, per 15 minuti, togliere dal forno, cospargere i filetti con le scaglie di mandorle, infornare nuovamente per circa 10 minuti, fino a quando saranno ben dorate.

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Le ricette di questo menù sono state gentilmente concesse da Mielizia

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Arrosto di maiale al miele di castagno di Toscana Ingredienti

1 kg di lombo di maiale 100 g di miele di ca- stagno aglio alloro prezzemolo salvia olio extravergine di oliva sale e pepe

Preparazione Tritare tutte le erbe e mescolarle bene a sale, pepe e aglio schiacciato. Con questo trito mas- saggiare il lombo di maiale, poi lasciarlo riposare per circa un’ora. Prima di infornarlo cospargerlo con il miele di castagno avvolgendolo completa- mente. Infornare a 190° C per 20 minuti, abbas- sare poi la temperatura a 160° C e continuare la cottura per 40 minuti. Togliere dal forno e far ri- posare per circa un quarto d’ora prima di servire la carne tagliata a fette.

Mousse vaporetto al mascarpone e miele di tiglio dell’Emilia Romagna Ingredienti

200 g di mascarpone 2 cucchiai di miele di tiglio 4/5 capsule di cardamomo 100 ml di panna fresca liquida

Preparazione Mettere il mascarpone e il miele in una grande ciotola e sbattere il tutto velocemente. Aprire le capsule di cardamomo, estrarre con cura tutti i semi e triturarli nel recipiente piccolo del frullatore. Versare la panna freddissima in una ciotola, ag- giungere una punta di cardamomo tritato e montare il tutto fino ad ottenere una bella crema chantilly. Incorporare quest’ultima al mascarpo- ne. Mettere la mousse vaporetto nelle coppette e servire freddissima.

Pan speziale di Bologna con miele millefiori dell’Appennino Ingredienti 250 g di farina bianca “00” 150 g di miele millefiori 125 g di zucchero semolato 100 g di uvetta passa 100gdimandorlesgusciate 100gdi pinoli 100gdi cedro o arancia canditi 100 g di cioccolato in pezzi 1 cucchia- ino di bicarbonato di sodio 1 cucchiaiata di semi di anice poco burro Preparazione Scottare le mandorle in acqua bollente e poi pelarle. Mettere in un recipiente il miele, lo zucchero, il bicarbonato ed i semi di anice. Versare questi ingredienti in due decilitri di acqua bollente, mescolare, poi fare cadere lentamente la farina nell’impasto e lavorare bene il composto. Aggiungere quindi l’uvetta, le mandorle, il cedro candito tritato, i pinoli e il cioccolato ridotto a piccoli pezzetti. Imburrare una larga tortiera, mettervi il composto (deco- rarlo, volendo, con qualche frutto candito) e porlo in forno già caldo (180° C) per 20 minuti, abbassare poi la tempe- ratura a 160° C e continuare la cottura per altri 40 minuti.

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bellezza Bellezza Creare con le proprie mani delle maschere di bellezza con ingredienti naturali è divertente, sano ed economico. Ancora una volta il miele si dimostra un ingrediente fondamentale per il nostro benessere! Prima di provare lemaschere di bellezza fatte in casa, accertarti di non essere intollerante o allergica agli ingredienti e non ripetere l’appli- cazione più di una volta la settimana. Questi preparati si stendono solamente sul viso struccato, ed una volta risciacquati puoi procedere all’applicazione della tua solita crema viso.

Sbatti un tuorlo d’uovo con un cucchiaio di latte, mezzo cucchiaino di miele ed un cucchiaino di farina di mandorle. Amalgama bene gli ingredienti e stendi con cura il composto su viso e collo evitando il contorno occhi. Lascia in posa per circa 15 minuti e poi sciacqua alternando acqua tiepida ad acqua fresca. Maschera al miele idratante Maschera al miele esfoliante Amalgama bene un albume d’uovo a due cucchiai di miele ed un cucchiaino di latte in polvere. Massaggia il composto sul viso con movimenti circolari e risciacqua con acqua tiepida.

naturale

Maschera al miele depurativa Mescola bene un cucchiaino di succo di limone ed uno di miele, stendi sul viso e sul collo il composto ottenuto. Lascia in posa per mezz’ora e sciacqua con acqua tiepida.

Maschera al miele scrub Mescola un cucchiaio di zucchero ed uno di miele, applica il composto al viso effettuando movimenti delicati e circolari, soffermandoti

sul mento, il naso e la fronte. Sciacqua con acqua tiepida.

Contenitore miele GUSTITO Questo contenitore è elegante e capiente, contiene circa 800 g di mie- le. Ideale per le colazioni in famiglia o per il the di metà pomeriggio, è prodotto in porcellana bianca di altissima qualità ed è dotato di un

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Con Tescoma puoi conservare i cibi ed organizzare la tua cucina in tutta tranquillità: nel nostro assortimento di oltre 2.000 prodotti troverai tantissimi accessori pratici e sicuri che ti aiuteranno nella preparazione dei piatti di tutti i giorni e dei menu per le grandi occasioni. In Tescoma abbiamo tutti gli ingredienti giusti per le tue ricette. qui ci si conserva bene

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cucina internazionale

L a storia dei saloni da tè parigini è strettamente lega- ta alla storia della famiglia Ladurée. Tutto ebbe inizio nel 1862, quando Louis Ernest Ladurée, un mugnaio del sud-est, aprì una forneria a Parigi al numero 16 di rue Royale. Nello stesso anno iniziò la costruzione del Palais Garnier, nell’epoca in cui il quartiere della Madeleine si stava sviluppando e diventava uno dei principali e più eleganti distretti commerciali della capitale. Nel 1871, mentre il barone Haussmann stava dando un nuovo volto a Parigi, la forneria fu convertita in una pasticceria le cui decora- zioni furono commissionate a Jules Cheret, un celebre pittore e cartellonista dell’epo- ca. Cheret si ispirò per le decorazioni agli affreschi della Cappella Sistina e dell’Ope- ra Garnier, dando profondità ai soffitti con i suoi cherubini; proprio i cherubini saran- no d’ispirazione, più tardi, per la creazione dell’immagine della maison: l’Angelo pastic- ciere, riprodotto sui packaging dei famosi pa- sticcini, è ora il simbolo di Ladurée. Sotto il secondo Impero, i caffè divennero più lussuosi ed iniziarono ad ospitare l’alta società parigina. L’inizio del XX secolo vide Parigi al centro di una frenesia e di una vitalità rinnovate; sull’onda di questamondanità Jeanne Souchard, moglie di Ernest Ladurée, ebbe l’idea di unire il tipico café parigino alla pasticceria, internazionale ci porta nella loro patria d’origine, proprio nel cuore di Parigi... Lisci, lucenti, croccanti fuori e morbidi all’interno, deliziosi, ormai leggendari fra i golosi! Sono i macarons Ladur e, quei piccoli, gustosi oggetti del desiderio. |l nostro viaggio alla scoperta della cucina

dando vita ad un nuovo genere di locale: la sala da tè che, rispetto al café, era più frequentata anche dalle donne e non solo dagli uomini. Siamo nel 1930, quando Pierre Desfontaines - cugino di Ernest Ladurée - oltre a concretizzare l’idea della sala da tè al primo piano del palazzo, diede il via alla storia dei macarons: pensò di accoppiare due gusci della famosa pasta di mandorle e di guarnirli con una ganache. Da allora - erano gli anni 50 - la ricetta non è più cambiata. Immutato è rimasto anche il fascino degli ambienti che ospitano queste deliziose creazioni: marmi, fregi e decorazioni che simboleggiano “l’arte di vivere francese”. Fu proprio questa atmosfera raffinata e carica di storia e di fascino a sedurre David Holder - e il padre Francis, fondatore del gruppo Holder - quando nei primi anni ‘90 decisero di rilevare la maison e di promuovere il marchio, aprendo nuovi saloni in Francia e nel mondo. La sala da tè Ladurée Champs Elysées a Parigi, inaugurata nel 1997, è oggi il caposaldo della maison e chiunque la visiti può respirarne l’atmosfera che, seppur carica di tradizione, è un autentico inno alla golosità e all’innovazione nell’arte della pasticceria: proprio come in un salone di moda, due volte l’anno, la maison crea nuovi dolci da aggiungere alla gustosa collezione.

La Maison Ladurée

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cucina internazionale

M acarons, ovvero quei piccoli dolcetti rotondi, croc- canti fuori e morbidi al centro, la creazione più famosa della maison Ladurée. I dolcetti vengono preparati ogni mattina nel laboratorio Ladurée, miscelando mandorle, uova e zucchero do- sati con estrema precisione e tenuti insieme dall’ingre- diente finale, quel tocco di savoir faire che rende uni- che queste creazioni. Una volta cotti e guarniti, i macarons riposano per 48 ore prima di essere messi in vendita: così il loro sapore e la consistenza raggiungono l’equilibrio perfetto. Ad ogni nuova stagione, Ladurée rende omaggio alla propria creazione più famosa con un nuovo gusto ed un nuovo colore che affiancano gli aromi classici. La palette dei colori riveste un ruolo importantissimo, è una componente essenziale del fascino dei macarons. Anche le confezioni sono considerate dei veri e propri oggetti di moda: periodicamente, il disegno della sca- tola viene affidato ad artisti o stilisti che creano dei veri e propri gioielli da collezionare.

Una confezione creata nel 2009 da Monsieur Christian Louboutin

Le confezioni create nel 2010 da John Galliano

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cucina internazionale

FATTI CON DUE GUSCI MERINGATI UNITI DA UN RIEMPIMENTO CREMOSO AL CENTRO

IL PREPARATO PER I MACARONS SI CHIAMA TPT (TANTO PER TANTO) PERCHÉ LE PROPORZIONI SONO

preparati con albume, farina di mandorle e zucchero

50% FARINA DI MANDORLE 50% ZUCCHERO A VELO

il loro nome deriva dal verbo “ammaccare”

il macaron perfetto: guscio croccante, interno morbido

la tradizione li fa risalire

ai maestri pasticcieri di Caterina de’ Medici

il “makaron” giapponese a volte

viene preparato con fagioli azuki

L’UMIDITÀ UCCIDE I MACARONS

PRIVI DI GLUTINE

I MACARON SI CONSERVANO IN FREEZER FINO A 3 MESI

le irregolarità sulla superficie del macaron indicano che la farina di mandorle non era setacciata

la crema usata per il riempimento può essere fatta con crema di burro,

marmellata o ganache

GLI ALBUMI VENGONO FATTI RIPOSARE

FINO A TRE GIORNI PER MIGLIORARE LA STABILITÀ DELLA MERINGA

MACARONS!

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cucina internazionale

Macarons al cioccolato

come si preparano

Per la ganache al cioccolato: - 200 g di cioccolato fondente - 200 g di panna fresca - burro

Per i macarons: - 260 g di farina di mandorle - 250 g di zucchero a velo - 15 g di cacao amaro in polvere - 65 g di cioccolato fondente - 6 albumi e mezzo (usare a temperatura ambiente) - 210 g di zucchero semolato finissimo - 3 gocce di succo di limone

La ricetta permette di ottenere circa 20 macarons (40 gusci)

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Tritare la farina di mandorle insieme allo zucchero a velo e al cacao, cercando di ottenere un composto il più fine possibile. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Montare i 6 albumi a neve ferma, unendo qualche goccia di succo di limone. Aggiungere un terzo di zucchero semolato alla volta, ad inter- valli di circa un minuto in modo da permettere allo zucchero di sciogliersi, mescolando con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto. Aggiungere prima il cioccolato fuso, poi il composto di zuc- chero a velo, farina di mandorle e cacao. Sbattere solo leggermente il mezzo albume rimasto e unirlo al composto, mescolando delicatamente. Lasciare riposare per un quarto d’ora. Riempire una tasca da pasticciere con metà del composto ottenuto, rivestire una placca con l’apposita carta da forno e formare dei dischi del diametro di circa 3,5 cm; cuocere per 12 minuti in forno preriscaldato a 150°C (o, se il forno è venti- lato, a 120°C). Ripetere l’operazione utilizzando l’altra metà del composto. Sminuzzare il cioccolato in una ciotola. Portare la panna ad ebollizione; filtrare e poi portare nuova- mente ad ebollizione. Unire la panna al cioccolato emescolare fino ad ottenere una crema omogenea, aggiungendo a piacere un po’ di burro. Lasciare in frigorifero per un po’ di tempo, in modo da farla rassodare leggermente. Inserire la crema nel sac à poche e utilizzarla per farcire i gusci di macarons.

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utilissima!

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