myTescoma 4/2018
Q
uando faccio un colloquio di lavoro per una nuova posizione da occupare, ad un certo punto chiedo sempre la stessa cosa: “Ma tu cucini? Anzi, scusa, ti piace cucinare?”. Non c’è niente da fare, è più forte di me e non chiamatela discrimi- nazione in ambiente lavorativo; è ovvio che il sapersi muovere tra i fornelli non sia un requisito fondamentale per essere assunti, capiamoci, ma essendo inseriti in un contesto culinario per 8 ore al giorno, mi verrebbe un po’ difficile confrontarmi con qualcuno che sbarra gli occhi di fronte a quei termini tecnici di cottura o taglio che fanno parte della nostra quotidianità lavorativa. Ad ogni modo, il problema nel mio staff non si è verificato, avendoli scelti io :-) sono tutti degli ottimi cuochi, chi per passione, chi per necessità, chi per indole, chi per furbizia, pare infatti che l’uomo aspirante chef, conquisti il cuore di un sacco di donne... pare... Mi sono imbattuta per caso nel blog di una trentenne sostenitrice del concetto che le donne che non sanno cucinare sono più intelligenti, una sorta di guida semiseria naturalmente, su come sopravvivere ai tempi di Masterchef, Bakeoff, foodies e quant’altro, se non si amano pentole e mestoli: in pratica, una lista di banalità sull’aver coraggio ad andare con- trocorrente, sulla forza di carattere e sulla maggiore disponibilità di tempo libero. Il mio sarà forse un parere troppo condizionato, ma non credo ci sia niente di più soddisfacente del poter scegliere gli ingredienti che preferiamo e combinarli a nostro piacere e non è una faccenda di bravura, dimentichiamocelo, piuttosto una questione di impegno come per tante altre cose. Poi ci sono qualità che in cucina aiutano, come l’essere pazienti o accurati, ma il non averle non significa rinunciare a prescindere. Sulla pazienza c’è un po’ più di lavoro da fare, mentre per allenarvi a migliorare la precisione vi esorto a dare un’occhiata all’inserto centrale, troverete una serie di strumenti per misurare pesi, tempi e temperature ed imparare ad essere minuziosi q.b. nell’esecuzione delle ricette e non solo. Cucinare inoltre fa uscire il lato creativo che c’è in ognuno di noi, anche il più nascosto; non bisogna essere per forza pittori o scultori per definirsi creativi, anche realizzare un qualcosa che non c’è combinando ingredienti a disposizione è un momento artistico, op- pure sperimentare tecniche di cottura alternative come ci mostra Francesca a pag. 19 con un dolce preparato utilizzando la pentola a pressione, quell’oggetto sconosciuto che la maggior parte di noi tira fuori dal mobile solo quando arriva la stagione dei bolliti. Per non parlare del fatto che preparare da mangiare per qualcuno, affascina, fa colpo: in effetti rimaniamo impressionati positivamente quando qualcuno lo fa per noi, ci sentiamo coccolati, figuriamoci se poi è un uomo il protagonista, come Simone a pag. 34 che ci suggerisce un ingrediente unico per creare un primo ed un secondo... e che ingrediente! Chiara con l’arrivo dell’inverno ha optato invece per lo “share-cooking”, questa nuova tendenza che pare arrivi da Oltreoceano di cucinare in compagnia, condividere con altri questo momento della giornata con l’occasione magari di guardarsi una serie tv su Netflix tutti insieme; a pag. 45 un po’ di idee “stuzzicanti” da riproporre ad amici o anche in famiglia, ma rigorosamente da fare a quattro mani se si vuole benefi- ciare dell’effetto buonumore e felicità che ne deriva.
EDITORIALE
CHI È NICOLETTA ABENI
Lavora da sempre con passione nel mondo dei casalinghi, oggi dedicandosi soprattutto al marketing e alla comunicazione a tutto tondo. Ha quattro figli e incredibilmente trova anche il tempo di cucinare, e bene! Fra le sue ricette migliori, i savoiardi fatti in casa…
INGREDIENTI Ma quanto sono buone le barbabietole? Tutti i benefici di un ortaggio troppo poco apprezzato
PAGINA 48
Tornando alla nostra blogger citata prima, io non metto in dubbio il fatto che una donna che non cucina, abbia più tempo libero a disposizione, ma in molti casi, non è la quantità a fare la dif- ferenza, ma la qualità, non dimentichiamolo!
Buona lettura.
CHI È FRANCESCA CORNA PELLEGRINI Ha conosciuto il vero Principe Azzurro da quando è diventa- ta mamma e se ne è talmente innamorata che ora di Principi ne ha due! Ogni giorno lotta per conciliare famiglia, lavoro ed amicizie. A volte ci riesce.
CHI È CHIARA PELATI Grande sostenitrice del
CHI È ROSSELLA FERRARI Disponibile e collaborativa nella vita privata e sul lavoro; tranquilla e gentile, diventa caparbia e determinata se ne- cessario. Adora la montagna e la sensazione che si ha quando si conquista la vetta.
CHI È SIMONE BELLERI
Catapultato in un ufficio di sole donne, per ora è ancora sano di mente, ma merita tutta la solidarietà possibile. Appassionato di musica e sport, ci darà il punto di vista maschile che ci mancava!
“disordine creativo”, calma ed equilibrata... in questo l’aiuta il sacco da boxe. Single convinta (?) con i cavalli nel cuore e le merendine nel cassetto della scrivania.
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