myTescoma-4-2017

tà delle pagine con il nastro adesivo, pezzettino per pezzettino, dopo che il cane di mio fratello le aveva mangiucchiate in un momento di noia. A parte queste ragioni, pagina dopo pagina ho trovato molte affinità fra me e ognuna delle cin- que protagoniste che, seppur con storie molto diverse una dall’altra, incrociano le loro esistenze proprio quando, intorno ai 40 anni, si trovano ad attraversare un momento cruciale della loro vita. Comunque sia, all’inizio del libro una delle pro- tagoniste pronuncia una frase che avevo già sentito altre volte, ma che ora, dopo una serie di colpi di testa avuti nel corso di quest’anno, mi è suonata come una rivelazione: “quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la pri-

Nella mia cucina non ci si annoia più! Ecco un piccolo diario delle mie ricette improvvisate, dei tentativi più (o molto meno) riusciti e delle mie fortunate invenzioni ammazza-noia... Torta inciampata al cioccolato Era il mio compleanno e dovevo portare due torte in ufficio. Ho scelto di prepararne una morbida al cioccolato e una alle mele, ma diciamo che non ero esattamente “sul pezzo”. Una delle due, questa, si è rivelata un fortunato incidente, men- tre l’altra ve la risparmio: nell’impasto andavano aggiunte le mandorle tritate, vabbè sono scadu- te da qualche mese, che sarà mai... piccolissimo particolare, non solo erano vecchie, erano anche salate! Comunque... questa è la ricetta originale della torta morbida al cioccolato. L’esperimen- to è stato del tutto casuale (diciamo che è stato proprio un incidente): invece che misurare il rum con il cucchiaio, ho deciso di versarlo diretta- mente dalla bottiglia, solo che mentre lo facevo ho inciampato. Il risultato? Una torta “sfatta”, estremamente alcolica, spazzolata dai colleghi in tempo zero. Quanto rum avessi rovesciato non saprei dire, penso l’equivalente di un bicchiere abbondante! Seguire la ricetta originale o quella “inciampata”? A voi la scelta… LA RICETTA ingredienti • 4 uova • 200 g di cioccolato fondente • 2/3 cuc- chiai di farina • 200 g di zucchero • 3 cucchiai di rum (circa 40 ml) • 100 g di burro Scaldare il forno a 180 °C. Separare i tuorli dagli albumi. Sbattere i tuorli con lo zucchero. Scio- gliere il cioccolato con il burro, a bagnomaria o in forno a microonde. Unire i due composti e ag- giungere la farina. Montare gli albumi a neve ben ferma e unire anche quelli al composto. Per ulti- mo, aggiungere il rum e mescolare bene. Versare il composto in una teglia, infornare e cuocere per 15-20 minuti. Controllare il grado di

ma volta?” . Mi sono subito chiesta se fossi in grado di rispondere, quale fosse quell’ul- tima volta e cosa avessi fatto. Ci ho dovuto pensare un po’ prima di trovare una risposta e questo mi ha fatto decidere di cambiare rotta, di dare un po’ di movimento alla soli- ta routine, al solito “uff, avrei voglia di fare qualcosa di diverso ma sono sempre di cor- sa...”. Avete mai visto il film “YES MAN”? Lasciato dalla moglie, il protagonista cade in depressione, è inconcludente, continua a bidonare gli amici... finché un giorno qual- cuno lo convince ad assistere a un conve- gno sull’autostima i cui partecipanti sono invitati, da lì in poi, a dire sempre un incon- dizionato “sì” a qualunque cosa la vita pro- ponga: accogliendo l’invito, gli si apriranno infinite porte che cambieranno completa- mente la sua vita. Ecco, quel film e la frase di quel libro sono diventati i miei principi ispiratori. L’inizio è stato timido, ma per il nuovo anno ho davvero intenzione di far- lo diventare il primo fra i buoni propositi. Sono sempre stata una persona abitudinaria

“Quello era il suo antidoto contro la noia. Quando si rendeva conto di non riuscire a rispondere a quella domanda introduceva una piccola novità nella sua vita. Aveva bisogno che fosse un miscuglio perfetto di routine e nuove scoperte. Poteva significare qualunque cosa, da comprare un biglietto della lotteria se non lo aveva mai fatto, sino a imboccare una strada che non era la solita.” Vanessa Montfort, Donne che comprano fiori

e un po’ pigra, ho i miei impegni, ma quando si tratta di allontanarmi dalla cara, vecchia strada, di solito trovo qualche scusa per non farlo... hmmm sarà per questo che quando viaggio fuori dall’autostrada mi perdo sempre??? Ecco, perdermi: anche questo rientra fra i buoni propositi. In effetti mi sembra un ottimo modo per dare il via a questo nuovo modo di essere: devo andare nel solito posto? Ci andrò prendendo ogni giorno una strada diversa. L’ho già fatto qualche volta e devo am- mettere che è stata una scoperta: spesso mi trovavo ad andare da un posto all’altro senza ricordarmi cosa avessi visto lungo il tragitto, invece ora guardo - e vedo! - quel che mi sta intorno. Inutile dirlo, spesso mi capita anche di perdermi, ma fa parte del gioco. Banale? Sì, ma è un inizio. Ho altri progetti più ambiziosi, per- lopiù rinviati alla prossima estate: viaggi, sport acquatici, stili di vita... qualcuno ha già storto il naso quando ho annunciato che vorrei iniziare a fare le vacanze in campeggio invece che in hotel. Questo cambiamento, l’abbandono delle vecchie abitudini, sta avendo delle ripercussioni anche sulla mia vita in cucina: da buona abitudinaria quale sono, sono sempre stata una persona da “cavalli di battaglia”,

servivo sempre piatti ultra collaudati, dall’antipasto al dolce. Tanto collaudati che erano diventati noiosi, se penso a un mio amico che una volta, mentre gli servivo orgogliosamen- te un piatto di crêpes con pere e crema di cioccolato, mi disse “pfff a casa tua si mangiano SEMPRE crêpes” (ma a volte le preparo anche salate!!!). Ora invece... i miei ospiti sono diventati anche le mie cavie! Non credo che ne siano sempre felici, se fai un esperimento un attimo prima che ti suonino alla porta, il risultato è sempre un’incognita... ma almeno non si lamenteranno più per la monotonia!

cottura con uno stuzzicadenti: la torta dovrà rimanere morbida all’interno.

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