myTescoma-4-2017
BRIDGET CHI?
Durante l’estate, appena prima di avventurarmi nel viaggio in solitaria che avevo programmato, avevo fatto scorta di libri: da qualche tempo ormai avevo smesso di essere una accanita lettrice per crollare invece miseramente addor- mentata non appena toccavo il cuscino. Riprendere le let- ture però era uno dei miei buoni propositi ed ero sicura che la solitudine di quel viaggio mi avrebbe lasciato un Buona la prima! “QUANDO È STATA L’ULTIMA VOLTA CHE HAI FATTO QUALCOSA PER LA PRIMA VOLTA?” UNA FRASE BANA- LE, DA BISCOTTO DELLA FORTUNA, SENTITA DECINE DI VOLTE, MA CHE SOLTANTO ADESSO MI È SUONA- TA COME UNA RIVELAZIONE: HO TROVATO IL MIO MANTRA PER IL NUOVO ANNO!
CHIARA Ero un po’ titubante all’idea di scrivere un “diario non proprio segreto” del magico mondo (o lo definirei piut- tosto giungla) dei single di oggi, ma per le lettrici che non sono proprio lo stereo- tipo della casalinga perfetta, ecco che va in scena la mia vita di “zitella 2.0”, il mio diario anti-Bridget Jones – non così imbranata, non così alcolizzata, non così in lotta con la bilancia… inutile dire che ogni riferimento a perso- ne o fatti realmente accaduti è puramente casuale!
sacco di tempo per leggere. Così non è stato e la cesta piena che alla partenza ave- vo messo sul sedile posteriore dell’auto, era tornata a casa quasi intatta, ero riusci- ta a leggerne solo tre o quattro. Poco male, avrei avuto di che tenermi impegna- ta dopo le vacanze. Uno dei libri che avevo acquistato, scegliendolo dalla parete dei best seller dell’estate, sono riuscita ad iniziarlo solo da poco e, visto che non ho perso l’abitudine di cadere in coma dopo soltanto un paio di pagine sfoglia- te a fine giornata, non l’ho ancora finito. Non sono ancora riuscita a stabilire se mi piaccia oppure no, ma sicuramente mi rimarrà impresso per varie ragio- ni: inizialmente mi aveva colpita per i papaveri in copertina, i miei fiori pre- feriti; mi aveva incuriosita perché lasciava intravvedere storie di donne che si trovavano ad una svolta nella loro vita - pensavo sarebbe stato di buon auspicio per la svolta che anch’io desideravo e sentivo vicina - e anche per- ché prima ancora di iniziarlo ho dovuto prendermene cura, incollando me-
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