myTescoma-4-2016

Bridget chi? 4/2016

contagiata dalla

Da pasto frugale e veloce a cibo trash per generazioni di adolescenti, dapprima snobbatodai cultori della cucina edora elevatoa capolavoro gastronomico, l’hamburger è da sempre, in tanti modi, un vero e proprio fenomeno di costume e la ricerca di quello perfetto ha contagiato anche me...

Bridget Chi? Ero un po’ titubante all’idea di scrivere un “diario non proprio segreto” del magico mondo (o lo definirei piuttosto giungla) dei single di oggi, ma per le lettrici che non sono proprio lo stereoti- po della casalinga perfetta, ecco che va in scena la mia vita di “zi- tella 2.0”, il mio diario anti-Brid- get Jones – non così imbranata, non così alcolizzata, non così in lotta con la bilancia… inutile dire che ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è pura- mente casuale!

Un famoso proverbio recita “ogni lustro si cambia gusto” e se questo vale, che so, per i ravioli di zucca di cui un tempo non volevo assolutamen- te sapere e adesso invece ne vado matta, mi chiedo se sia applicabi- le anche agli stili di vita. C’è una domanda che mi sono trovata a pormi spesso in questo periodo: i piaceri della vita restano sem- pre gli stessi oppure cambiano? E cambiano perché si sceglie di cambiarli, o perché ci si trova in balia degli eventi? Nel

mio caso sono cambiati come sono cambiati la mia vita e i miei impegni negli ultimi tempi, non perché l’abbia scelto, ma perché le situazioni - felici o tristi - che si sono verificate nei mesi passati, mi hanno

portata a stravolgere completamente le mie abitudini. Una cosa che ho sempre amato fare da quando vivo da sola era passare lunghe, pigre serate in casa, accendere i fornelli per preparare qualcosa di non impegnativo, ma comunque “cucinato”, apparecchiare la

tavola per uno, ma apparecchiarla bene, con una bella tovaglia anche se in ver- sione “single”, candele, un tovagliolo vero, il servizio di piatti coordinato, con la mise en place completa anche se il pasto prevedeva solo una portata. Non tutte le sere certo, c’erano an- che altrettanto pigre cene che mi vedevano accampata sul divano davanti alla tv, con il vassoio sulle ginocchia. O ancora la mia famigerata “cena in vasca”, quella per cui tutti gli amici mi hanno sempre presa in giro: cu- cinavo qualcosa di veloce mentre riempivo la vasca, accendevo le can- dele tutto intorno, musica soft, un ca- lice di vino, e passavo almeno un’ora in ammol-

Non sono mai stata il classico “angelo del focolare”, ma ultimamente a casa non ci sono proprio mai e il frigorifero è il primo a farne le spese... perché non faccio più la spesa!

lo, con il vassoio sul tavolino accanto, regalandomi questa super coccola che per certe amiche, mogli, mamme, sarebbe stata un lusso che non si sarebbero mai potute concedere.

45

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