my tescoma 3/2022
da non perdere
Se visitate queste zone ci sono alcuni luoghi che non potete assolutamen te perdere. Tra questi c’è Grinzane Cavour, dove ha sede il Castello che porta il suo nome, in omaggio a Ca millo Benso Conte di Cavour che in questo luogo nacque e vi restò per 17 anni. Oltre ad essere imponente e affascinante, questo castello è anche sede dell’enoteca regionale, del museo etnografico e della famosissima asta mondiale del tartufo bianco di Alba. Il castello è inoltre ancora oggi arredato con alcuni mobili dell’epoca, pertanto la visita risulta interessante anche dal punto di vista culturale e architettoni co, oltre che enogastronomico. Accennando al tartufo bianco è ine vitabile approdare ad Alba, dove ogni anno tra ottobre e l’inizio di dicembre si svolge la fiera internazionale dedi cata a questo pregiato ingrediente. La visita prosegue poi per Barolo, capitale dell’omonimo vino. Non vi richiederà molto tempo la visita del centro, ma la sua bellezza lo rende una meta imperdibile per chi visita le Langhe. Se avete la possibilità di so stare più a lungo prenotate una visita al castello dei Marchesi Falletti, oggi chiamato WiMu (Wine Museum), qui si recava spesso Silvio Pellico, amico dei marchesi e responsabile durante la sua vita della biblioteca di famiglia. Suggestiva è inoltre la visita all’eno teca regionale del Barbaresco, ospitata all’interno di una chiesa sconsacrata proprio nel centro del comune di Bar baresco.
Tajarin al tartufo LA RICETTA ingredienti per 4 persone • 400 g di farina di semola di grano duro • 3 uova • 3 tuorli • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale q.b Per condire: • 150 g di burro • 30 g di tartufo bianco Rompere le uova e i tuorli in una ciotola e mescolarli con una forchetta. Su una spianatoia creare una fontana con la farina, al centro versare le uova e l’olio, quindi lavorare gli ingredienti incorporandoli poco alla volta. Lavo rare l’impasto sino ad ottenere una palla liscia ed elastica, avvolgerla nella pellicola per alimenti e lasciarla riposare in frigorifero per 30 minuti. Ri prendere la pasta e stenderla allo spessore di 1 mm utiliz
zando la macchina per la pasta o un matterello in legno. Lasciarla asciugare per una decina di minuti, quindi arrotolare la sfoglia su se stessa sul lato corto. Tagliare la pasta arrotolata con un coltello affilato in piccole strisce da 3 mm e sistemarle sull’apposito supporto stendipasta. Nel frat tempo portare a bollore dell’acqua, salarla e versare i tajarin, cuocerli per 3 minuti e scolarli. Condire i tajarin con il burro fuso e con il tartufo tagliato al momento in lamelle.
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Il supporto stendipasta ti aiuta a stendere spaghetti, tagliolini, fettuccine, vermicelli appena preparati con la macchina per la pasta, e a farli seccare in maniera corretta.
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