my tescoma 2/2023
Come per la raccolta delle erbe spontanee non si può improvvisare: una buona cono scenza dei funghi eviterà di confondere al cune specie, che somigliano molto a quelli commestibili, ma sono tossici o velenosi: meglio conoscere poche specie ma saper le distinguere con sicurezza. È importante frequentare un corso di micologia o farsi ac compagnare da esperti “fungaioli” non solo per togliersi ogni dubbio e stare tranquilli, ma per apprendere anche come e quando crescono i funghi e dove cercare per assicu rarsi un buon raccolto. La maggior parte dei funghi, come i porcini, crescono in simbiosi con le piante e si alimentano tramite le loro radici e l’umidità che si ferma tra di esse, ed è proprio lì che si dovrà guardare, spostando la vegetazione o le foglie cadute che spesso li nascondono. Altri possono crescere anche TROVARLI E RICONOSCERLI scavando con le mani nel terreno circostante e staccandolo delicatamente dal terreno alla base del gambo. Dopodiché si deve pulire il gambo con un coltello da funghi e riporlo in un cestino di vimini per permettere la caduta delle spore sul terreno e favorire l’insemina zione dei miceti. In Italia la raccolta dei funghi epigei è re golamentata da una legge nazionale a cui si aggiungono ulteriori direttive regionali e provinciali. Le regole generali da ricordare: • Per la raccolta dei funghi spontanei occorre richiedere un permesso che può avere vali dità giornaliera, settimanale o mensile uti lizzabile nel territorio indicato, con regole che variano in ogni regione o provincia. • In alcune regioni come la Lombardia la raccolta è consentita dall’alba al tramonto. • La raccolta va effettuata manualmente o con l’aiuto di un coltellino, evitando di strapparli dal terreno con il micelio sotter raneo. • Ogni persona può raccoglierne fino a 3 kg • I funghi devono essere puliti sommaria mente sul posto e riposti in contenitori ri gidi ed aerati, come cestini di vimini per consentire un ulteriore spargimento delle spore. Non utilizzare buste di plastica o di carta. le regole di raccolta esposti al sole dove c’è meno umidità perché necessitano di meno acqua per crescere, come i finferli. Si raccolgono
LA RICETTA per le crêpes • 2 uova • 125 g di farina • 300 ml di latte intero • 1 pizzico di sale • burro q.b. per il condimento • 500 g di funghi porcini • 1 l di besciamella • brodo vegetale q.b. • 2 spicchi di aglio • Parmigiano Reggiano q.b. • 100 g di fontina • sale e pepe q.b. Setacciare la farina in una ciotola capiente, aggiungere un pizzico di sale e le uova. Mescolare con l’aiuto di una frusta e aggiungendo il latte poco alla volta. Una volta ottenuta una pastella liscia coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare raffreddare in frigorifero per 30 minuti. Sciogliere una noce di burro e distribuirlo uniformemente nella cre piera. Mescolare la pastella e versare un mestolo scarso nella crepie ra facendola ruotare velocemente per distribuirla in modo uniforme su tutta la superficie. Cuocere circa un minuto per lato, togliere dal fuoco e ripetere l’operazione fino ad esaurimento della pastella. Im burrare la crepiera solo quando necessario. Preparare i funghi raschiando la base con un coltellino per eliminare la terra e pulirli con un panno umido, quindi tagliarli a fettine. In una padella soffriggere dell’olio extravergine d’oliva con uno spicchio d’aglio. Aggiungere i funghi e fare saltare per qualche minuto aggiu stando di sale e pepe. Proseguire la cottura con poco brodo vegetale fino a quando i funghi saranno cotti. Farcire le crêpes con funghi, besciamella e un paio di dadini di fontina, ripiegare le crespelle e disporle in una pirofila con uno leggero strato di besciamella sul fon do. Cospargere le crespelle con la besciamella rimanente e una spol verata di Parmigiano Reggiano grattugiato. Cuocere in forno statico preriscaldato per circa 15 minuti. ingredienti Crespelle ai porcini
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