my tescoma 2 / 2012

itinerari di gusto

|l Brunello di Montalcino L’oro rosso Questo famosissimo vino è prodotto nel cuore della Toscana, nel territorio del comune di Mon- talcino in provincia di Siena. Il Comune di Montalcino è costituito da un in- sieme di dolci colline ed è delimitato a nord e a ovest dall’Ombrone, a sud dall’Orcia e ad est dal torrente Asso. Storicamente, questo borgo ha sempre svolto un ruolo di primo piano nelle vicende politiche della Toscana, anche a causa della sua vocazio- ne enologica: i vini locali erano apprezzati già nel lontano Medioevo. Non esistono documenti storici che consenta- no di stabilire con precisione l’anno di nascita del Brunello di Montalcino, ma pare che questo vino sia il discendente del “vermiglio”, ampiamente citato nelle cronache delle battaglie combattute fra fiorentini e senesi fra il 1200 e il 1500.

Cosa bere

Fino ai primi dell’Ottocento il termine “brunello” non era usato per indicare un vino, ma un’uva rossa, diffusa sul colle di Montalcino. Nel 1865 ebbe luogo la prima vinificazione in purezza di cui si ha notizia. Il vino ottenuto, invecchiato in botti di legno, era corposo, caldo, armonico, vellutato, nettamente superiore alla media e fu battezzato con lo stesso nome dell’uva utiliz- zata per produrlo: Brunello. La consacrazione definitiva del Brunello a vino di livello internazionale è avvenuta negli ultimi decenni del Novecento. Nel 1980 il Brunello di Montalcino ha ottenuto il riconoscimento della DOCG; la sua capacità di sfidare il tempo e di invecchia- re migliorando, l’inconfondibile eleganza e il grande equilibrio lo rendono uno dei vini più celebrati al mondo.

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