my tescoma 2 / 2012

itinerari di gusto

Gustare i sapori e i profumi di una terra senza tempo

La gastronomia locale In Val d’Orcia, come in tutta la Toscana, la tradizio- ne gastronomica è rinomata e tuttora legata ai piatti semplici e genuini preparati, da sempre, dalle mas- saie che consideravano la cucina un piacere, non solo un dovere. In ogni piatto gli ingredienti sono pochi, semplici e di qualità, abbinati in modo da non soffocare un sapore con un altro: è così che nasco- no le delizie che chi conosce la cucina toscana non dimentica. I crostini con i fegatelli, la panzanella, la bruschetta, i fagioli al fiasco, i pici al sugo di carne, le pappardelle al sugo di lepre, la pappa al pomodoro, le minestre di pane o di farro... dopo una giornata trascorsa ad ammirare le meraviglie della Val d’Or- cia, non si può desiderare che di gustare una delle specialità locali. |l pecorino di Pienza Il cacio pecorino - oggi prodotto da pastori sardi immigrati nella zona - è il tipico formaggio a pasta dura ottenuto da latte di pecora pastorizzato, ca- glio, sale e fermenti lattici. La sua lavorazione segue scrupolosamente lo stesso procedimento in uso fin dal Medioevo (ma c’è chi attribuisce già al periodo Neolitico un simile processo produttivo). Fresco o stagionato, il pecorino è ottimo in tutte le sue fasi di maturazione ed è reso inconfondibile dalle erbe presenti sui pascoli locali: santoreggia, timo serpillo, elicriso ed assenzio conferiscono il tipico aroma al latte da cui il pecorino è ottenuto. L’olio L’olio d’oliva Terre di Siena, a Denominazione di Origine Protetta DOP, è uno dei prodotti più carat- teristici che si possano acquistare in Toscana. La Val d’Orcia è costellata di uliveti di varietà moraiolo, frantoio e leccino, da cui si ricava un olio dall’odo- re fruttato e dal gusto inconfondibile, leggermente piccante ed amarognolo.

Lo zafferano Dalla selezione e lavorazione degli stigmi dei crochi si ricava lo zafferano, la profumatissima spezia che conferisce il caratteristico colore alle pietanze. Colti- vato in Val d’Orcia fin dal Medioevo, la sua lavorazio- ne si è interrotta nel Cinquecento per poi riprendere in tempi recenti, fino ad accaparrarsi una fetta con- sistente della produzione italiana di zafferano. | grandi vini toscani Uno dei più noti nel mondo e fra i vini di più antica pro- duzione, è sicuramente il Brunello di Montalcino, ros- so DOCGprodotto proprio in Val d’Orcia, nel territorio del comunediMontalcino. Lazonadi produzionedel- le uve di Sangiovese qui coltivate, il clima mediterra- neo, la vicinanza con l’Appennino da una parte e con il mare dall’altra, il terreno argilloso, contribuiscono a conferire il caratteristico bouquet robusto, armonico e persistente a questo vino che “esige un’assoluta ri- nunzia a qualsiasi manipolazione” ed almeno quattro anni di botte prima dell’imbottigliamento. Gli amanti delle degustazioni troveranno in Val d’Or- cia il luogo ideale per soddisfare il palato, dato che in tempi recenti, anche l’Orcia DOC si è aggiunto all’elenco dei vini toscani a Denominazione di Origine Controllata. Trovandosi nella zona, è imperdibile una sosta a Montepulciano per degustare un calice di “Vino No- bile”, un altro dei rossi che contribuiscono al prestigio di queste terre nel mondo.

Cosa fare

Il pecorino di Pienza

L’olio d’oliva

Lo zafferano

I tradizionali pici al sugo di carne

I rinomati vini toscani

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