my tescoma 1/2024

La maggior parte della terra è coperta dalle acque. Che me ne importa? Quanta invece è coperta di lasagne?

La regina dei pranzi in famiglia e non solo. Le lasagne sono un simbolo di italianità, uno dei piatti più famosi al mondo e, probabilmente, uno dei più buoni. Chiariamo subito una cosa: quando parliamo di lasagne, immaginiamo subito le classiche "lasagne alla bolognese" e proprio di queste parleremo più avanti, ma è bene ricordare che tecnicamente le "lasagne al forno" sono un concetto molto più ampio. Sono infatti dette lasagne le sfoglie di pasta all'uovo tagliate in fogli rettangolari, le quali, una volta bollite e scolate, vengono disposte in una sequenza di strati, separati da una farcitura generica e cotte in forno. La farcitura varia in relazione alle diverse tradizioni locali, ecco perché esistono decine se non centinaia di versioni di lasagne al forno. Versioni che io voglio provare. Dalla prima all'ultima. Oltre alle classiche alla bolognese, fra le mie preferite assaggiate finora ci sono quelle con zucchine, pesto e provola, oppure quelle con radicchio e gorgonzola. Quando abitavo coi miei genitori le lasagne erano all'ordine del giorno. Le mangiavamo soprattutto di domenica coi parenti e spesso sperimentavamo ripieni diversi, con buona pace di mio padre che invece avrebbe voluto, a suo dire, mangiare per tutta la vita sempre e solo quelle alla bolognese (salvo poi scofanarsi comunque ogni piatto che gli si poneva davanti). Ma cosa rende così speciali le lasagne? Oltre ovviamente al loro sapore, secondo me le lasagne sono speciali perché rientrano di diritto in quella categoria di piatti che sono buoni uguali, se non meglio, mangiati il giorno dopo. Per di più si possono prepare in anticipo, lasciando come ultimo compito la semplice cottura in forno. Insomma, sono un piatto delizioso, comodo da prepare e perfetto anche il giorno dopo... sempre che avanzino!

LASAGNE origini delLE

I GRANDI CLASSICI

La storia delle lasagne comincia molto lontano. Ne scrisse già il cuoco e scrittore Marco Gavio Apicio (25 a.C. - 37 d.C.) nel suo celebre "De re coquinaria". In questo libro si parla esplicitamente di una “lagana” formata da sottili sfoglie di pasta farcite con carne e cotte in forno o fritte. Ma somigliava solo vagamente alla lasagna attuale, infatti, l'uso di lessare gli impasti di acqua e farina e di consumarli con formaggio si fa largo solo a partire dal XIII secolo. Celebre è la citazione di Fra’ Salimbene da Parma in una cronaca del 1284: “non vidi mai nessuno che come lui si abbuffasse tanto volentieri di lasagne con formaggio”. A partire dal '500 si aggiungono le uova, mentre dal '700 in poi si formano tutte le varianti regionali che oggi popolano il panorama culinario italiano. In particolare nel 1881 iniziano a comparire tracce di lasagne con l'aggiunta di pomodoro, mentre le classiche lasagne alla bolognese con la sfoglia verde vengono sancite da Paolo Monelli ne "Il ghiottone errante" del 1935. Citandolo: “ho letto libri sacri e profani, ho cercato in mille volumi certezze e consolazioni, ma nessun libro vale questo volume di lasagne verdi che ci mettono innanzi i salaci osti bolognesi”. Infine, nel 2003, viene depositata alla Camera di Commercio di Bologna la ricetta delle "Lasagne verdi alla bolognese". PS. Rimanga tra noi... se non volete usare gli spinaci per rendere verde l'impasto... NON SUCCEDE NIENTE!!

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le pietanze cucinate. Puoi cucinarci le lasagne e poi trasportarle comodamente! 39

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