myTESCOMA 3/2018

UNA DOMENICA DI PIOGGIA A RICORDARMI CHE L’ESTATE STA DAVVERO PER FINIRE, L’OCCASIONE PER COCCOLARMI FACENDO UN VIAGGIO NEI CIBI DELLA MIA INFANZIA, PER TROVARE LA CARICA PRIMA DI RICO- MINCIARE CON GLI IMPEGNI DELL’AUTUNNO. L’ultima volta che sono stata in questo “posto”, in queste pagine, era il giorno del mio comple- anno, stavo per partire per il primo di quella che sarebbe stata una lunga serie di viaggi: avevo deciso che la mia estate dei 40 sarebbe stata lunghissima e intensa, tant’è vero che è iniziata in primavera e me la sono goduta quanto più ho potuto. Viaggi veri e propri, weekend, esperienze, tanto che ad un certo punto, verso fine giugno, mi sono trovata un po’ disorientata: avevo fatto talmente tante cose rispetto alla mia pigrizia abituale, che mi sembrava fossero passati mesi, che l’estate davvero non dovesse finire mai. Ma ora siamo a settembre e, anche se mi aspetta ancora qualche viaggetto, qualche concerto, qualche evasione, ci pensa una domenica grigia di pioggia - subito prima del rientro in ufficio dopo le ferie - a ricordarmi che la mia lunga estate sta volgendo al termine. Niente di grave, lo so, ma è una presa di coscienza un po’ traumatica per il mood festaiolo che avevo adottato negli ultimi mesi: arriverà il cambio dell’ora, entrerò in ufficio col buio e ne uscirò col buio, niente più passeggiate in collina all’alba, niente più aperitivi in riva al lago, niente più sandali e gambe abbronzate... per un attimo mi sembra la prospettiva più desolante che si possa immaginare. Ma solo per un attimo, primo perché la decisione di vivere sentendomi sempre in vacanza non dovrebbe limitarsi all’estate e se- un viaggio nel della cibo memoria

BRIDGET CHI?

CHIARA Ero un po’ titubante all’idea di scrivere un “diario non proprio segreto” del magico mondo (o lo definirei piut- tosto giungla) dei single di oggi, ma per le lettrici che non sono proprio lo stereo- tipo della casalinga perfetta, ecco che va in scena la mia vita di “zitella 2.0”, il mio diario anti-Bridget Jones – non così imbranata, non così alcolizzata, non così in lotta con la bilancia… inutile dire che ogni riferimento a perso- ne o fatti realmente accaduti è puramente casuale!

condo, perché svegliarsi la domenica mattina con una pioggia battente che bagna la finestra della camera, a volte, può essere davvero provvidenziale. Vuol dire che non devo sentirmi in colpa se dormo fino a tardi, che anche se resto a letto non sto sprecando una bella giornata di sole. Che posso rilassarmi e coccolarmi, ed è proprio quello che ho intenzione di fare oggi. Insomma, un bel regalo del clima per ricordarmi di ricaricare le batte- rie, perché mi aspetta un autunno bello intenso. In effetti, la lunga e bellissima estate ha portato anche qual-

che inconveniente: ritmi sballati, frigo vuoto o con qualche confezione di cibo scaduto che, stando sempre fuori, non ho fatto in tempo a consumare e un regi- me alimentare a dir poco discutibile.

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