myTescoma 1- 2016

All’inizio di un nuovo anno mi sento sempre in dovere di fare qualche riflessione “buonista”. No, non è vero, solo che ho aperto il frigorifero e mi sono resa conto che urge un drastico cambio di abitudini... Quest’anno faro la brava! Mi sono messa a scrivere queste pagine di diario in una mattina fredda e grigia di fine anno, una di quelle in cui non hai voglia di mettere il naso fuori dalla porta, e l’alternativa “produt- tiva” alla pigrizia del rimanere sotto il piumino fino a tardi, è sistemare un po’ casa: armadi, frigorifero, dispensa… penso alla fine dell’anno scorso, quando con la mia penna fumante per aver scritto i buoni propositi per l’anno nuovo mi ero riproposta, in mezzo ai vari “trovare l’uomo della mia vita” o “avere sempre i capelli in ordine”, anche un’altra voce - che come le precedenti, non ho esattamente portato a termine con successo. “Non sprecare”. Sprecare inteso in vari modi, ma soprattutto per quanto riguarda il cibo. Buttar via roba da mangiare è una cosa che, pur odiandola, faccio in continuazione. Sarà che vivo da sola, che non mi so organizzare, che quando mi capita l’occasione rimango

1/2016

Bridget chi?

Bridget Chi? Ero un po’ titubante all’idea di scrivere un “diario non proprio segreto” del magico mondo (o lo definirei piuttosto giungla) dei single di oggi, ma per le lettrici che non sono proprio lo stereoti- po della casalinga perfetta, ecco che va in scena la mia vita di “zi- tella 2.0”, il mio diario anti-Brid- get Jones – non così imbranata, non così alcolizzata, non così in lotta con la bilancia… inutile dire che ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è pura- mente casuale!

fuori a cena pur sapendo di avere un frigorifero pieno di cibi in scadenza… fatto sta che periodicamente mi trovo assalita da scatolette di pisellini e ceci ammuffiti

e da fette di bacon mummificate che - temo - un giorno prenderanno vita e mi verranno incontro come degli zombie alla carica, con il dito puntato. Sì, perché non è che butti via la roba nel momento in cui ha raggiunto la data di scadenza, o se è aperta da un po’: ogni tanto faccio un raid tra frigo e dispensa e trovo cose scadute da tre mesi, o anche di più… ma com’è possibile? Ecco che questa quindi sarà la prima voce in elenco fra i buoni propositi per il 2016. Anche perché questo è stato un anno parti- colare: siamo freschi di EXPO e, per quanto non abbia particolarmente con- diviso l’approccio al tema della manifestazione, qualche riflessione sull’argo- mento l’ho fatta. Quante tonnellate di cibo vengono buttate via ogni giorno nel mondo - o meglio, in alcune parti del mondo? Io certo non faccio eccezio- ne, preferisco non tirare le somme di quanti chili ho sprecato nel corso di un intero anno… come mi guarderebbero gli occhi di chi vive in altre parti del

pianeta in cui non solo non c’è cibo da buttare, ma non c’è nemmeno quello da mangiare? Dopo essermi fat- ta la predica da sola, mi ripropongo di essere più o- culata nel fare la spesa e nell’organizzare i pasti. Mi sento molto matura e fiera di me, e so che al- meno per qualche settimana non sgarrerò.

Anche tu butti via roba

da mangiare scaduta? Non ti senti in colpa? Io sì, tantissimo e devo trovare il modo di evitarlo.

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