my tescoma 4 / 2012

itinerari di gusto

Leggende

itinerari di gusto

Sono molte le leggende che coinvolgono l’Etna: la più popo- lare è quella di Encelado, il mag- giore dei giganti, che un giorno decise di scalare fino al cielo per soverchiare Giove e togliergli il potere. Gigantesco e minac- cioso, Encelado aveva la barba incolta e un’enorme bocca che sputava scintille di fuoco. I giganti minori lo temevano e gli ubbidi- vano sempre, quindi si misero al lavoro, ponendo una sopra l’altra le montagne più alte del mondo. Erano quasi arrivati al trono di Giove quando questi scagliò un fulmine che, infiammando il cielo, raggiunse i giganti accecandoli e rovesciandoli a terra. Poi col- pì con un altro fulmine il cumulo delle montagne che schiaccia- rono i corpi dei ribelli. Encelado restò sepolto sotto l’Etna, anco- ra vivo ma impossibilitato a muo- versi. Infuriato, iniziò a sputare fiamme, faville, fumo e braci, che salirono fino alla cima dell’Etna, dalla quale fuoriuscì la lava che distrusse ogni cosa e costrinse la gente a fuggire. Poi si calmò, ma la sua rabbia non si è ancora placata e di tanto in tanto esplo- de emettendo colate di fuoco. Secondo un’altra leggenda Eolo, dio dei venti, li avrebbe imprigio- nati proprio sotto le caverne del vulcano. Anche il gigante Tifone sarebbe stato confinato nell’Etna, sca- tenando le eruzioni con la sua ira. L’Etna sarebbe stato adot- tato poi come fucina da Efesto, dio del fuoco e fabbro degli dei, mentre un’altra leggenda attri- buisce la fucina ai Ciclopi, che proprio lì avrebbero fabbricato le saette usate da Zeus come armi.

Spesso si guarda alla Sicilia come ad una località di villeggiatura pret- tamente estiva, dimenticando che quest’isola ospita una montagna che, oltre ad essere il quinto rilievo italiano per altezza, è anche uno dei maggiori vulcani al mondo ancora attivi e il più alto del continente eu- ropeo.

distruttiva (nel 1669 la lava distrusse la parte esterna di Catania fino alle mura e creò oltre 1 km di nuova ter- raferma). Altre si ricordano per le im- prese spettacolari ad esse legate: nel 1983 per esempio, si assistè al primo tentativo al mondo di deviare un’eruzione tramite esplosivo.

Stiamo parlando dell’Etna, meravi- glia della natura. Le frequenti eruzioni e la conse- guente erosione e fuoriuscita di lava fanno aumentare o diminuire la sua altezza: l’Etna raggiunge oggi la ragguardevole quota di 3.340 metri s.l.m. Proprio per la sua im- ponenza è anche conosciuto con il nome di Mongibello (da Mons Gibel , “la montagna due volte”). La gente del luogo ama chiamarlo anche ‘a Muntagna , cioè la montagna per antonomasia. Le sue eruzioni, spettacolari e a vol- te violente - anche se di rado peri- colose per le persone - rendono l’Etna una meta che attira visitatori da tutto il mondo. Alcune di queste si ricordano per la durata (ben dieci anni a partire dal 1614), o per la forza

Come resistere allora al fascino di una meta come questa, visitabile tutto l’anno, d’estate approfittan- do di una sosta durante un tour di quest’isola meravigliosa, o in inver- no, per provare l’emozione di sciare sulla cima innevata di un imponente vulcano. COME ARRIVARE: In aereo: l’aeroporto Fontanarossa di Catania garantisce voli e comu- nicazioni con i maggiori aeroporti italiani ed europei; da lì si può prose- guire in auto o con i mezzi pubblici. In auto: da Catania si possono raggiungere i punti di partenza del- le escursioni sull’Etna, percorrendo la tangenziale E45 e proseguendo lungo la via Etnea verso Gravina, per poi arrivare a Nicolosi.

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