my tescoma 3 / 2012

benessere

Gli italiani sono tra i più grandi consumatori di acqua in botti- glia del pianeta: 192 litri l’anno a testa, secondi solo al Messico (234 litri pro capite) e davanti agli Emirati Arabi (151 litri). Ognuna delle fasi di produzione, trasporto e smaltimento che accompagna la vita di una bottiglia d’acqua minerale è caratterizzata da un forte impatto sulla qualità ambientale: Nel 2010 in Italia sono stati imbottigliati 12,4miliardi di litri di cui solo l’8% destinati all’esportazione. Per la sola produzione delle bottiglie di plastica sono state utilizzate 250 mila tonnellate di PET, con un consumo di 500mila tonnellate di petrolio. Il trasporto di acque minerali influisce sulla qualità dell’aria, visto che le bottiglie percorronomolti chilometri su strada prima di arrivare sulle tavole degli italiani. Solo il 15% delle bottiglie, infatti, viaggia su rotaia, mentre il resto è trasportato su gomma. Solo il 41% delle bottiglie di plastica utilizzate sono state raccolte e destinate al riciclo, mentre il restante 59% finisce in discarica o in un inceneritore. Tutto questo si può evitare riducendo il consumo di acque minerali in bottiglia e bevendo l’acqua del rubinetto, un’acqua sicura perché costantemente controllata dalleAziende Sani- tarie Locali ed equilibrata dal punto di vista minerale. I vantaggi ambientali sono evidenti, dalla riduzione del con- sumo di fonte fossile come il petrolio (utilizzato per la pro- duzione della plastica), alle emissioni inquinanti in atmosfera (compresi i gas serra prodotti durante il trasporto), fino alla produzione di rifiuti; per non parlare del risparmio economico per le famiglie e per tutta la collettività.

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