my tescoma 2/2022

riconoscere le api È facile confondere un’ape da una vespa per via del colore: entrambe sono a strisce gialle e nere. Puoi notare, però, delle dif ferenze: le vespe presentano un corpo più snello e liscio, le api sono più robuste e pe lose. Le api pungono solo se minacciate: dopo aver punto, perdono il pungiglione e muoiono. Le vespe sono più aggressive: se stuzzicate attaccano ripetutamente.

Le api sono insetti appartenenti all’ordine degli imenotteri e vi vono in colonie numerose organizzate gerarchicamente con una regina che è l’unica femmina fertile, le operaie e i fuchi, di sesso maschile. Volano di fiore in fiore per nutrirsi del nettare che poi trasformeranno in miele e contribuiscono al trasporto del polline, che trattengono sulla peluria e sulle zampette. Sono responsabili di circa il 70 % delle impollinazioni di tutte le specie vegetali presen ti sulla terra, per questo sono così importanti per il miglioramento ed il mantenimento della biodiversità. Se dovessero scomparire, gli ecosistemi naturali sarebbero seriamente compromessi, non esisterebbero frutta e verdura, e i raccolti di alcune colture non sarebbero così abbondanti senza il loro contributo. Sono diversi i fattori che minacciano la loro sopravvivenza: ma lattie, parassiti, pesticidi chimici, tecniche agricole non sostenibili, fenomeni atmosferici imprevedibili e violenti, lunghi periodi di siccità e nuove specie che invadono i loro territori privandole delle loro fonti si sostentamento. Non potremo eliminare questi fattori di pericolo, ma ognuno di noi può fare qualcosa per aiutare le api con un minimo sforzo: • Evitare di utilizzare pesticidi o insetticidi per il giardino o le piante in terrazzo. • Una ciotola poco fonda con acqua fresca o una bottiglia goccio lante appesa servirà a dissetarle. • Lasciare il giardino con un po’ di erba alta e fiori spontanei sarà una fonte di nutrimento. • Acquistare miele biologico da apicoltori locali. • Scegliere frutta e verdura biologica a km0 per disincentivare l’a gricoltura intensiva e l’utilizzo di pesticidi. • Creare una casetta per api e impollinatori selvatici per offrire loro una protezione. ad attaccare. Mara lo ha imparato sulla sua pelle, una dolorosa le zione è stata sufficiente per capire come muoversi senza disturbarle. Ci tenevo a vedere la smielatura ma non è ancora il periodo giu sto per raccogliere il miele, Mara ne produce due tipi, acacia e castagno. A maggio le api producono il miele di acacia, che si può raccogliere nelle prime settimane di giugno e ad agosto il miele di castagno è pronto per la raccolta. Mi spiega che per raccogliere il miele dai telai è necessaria una macchina che funziona un po’ come una centrifuga, lo smielatore. Si inseriscono i telai in questo macchinario cilindrico che grazie alla forza centrifuga, fa fuoriu scire il miele dai favi. Il miele raccolto sul fondo viene filtrato e lasciato riposare alcuni giorni per poi essere trasferito nei vasetti. Mara con passione e amore durante tutto l’anno si prende cura del le sue api controllando periodicamente gli alveari, la salute della colonia, le attività dell’ape regina e le scorte di miele nel nido in tegrando se necessario il loro nutrimento. Un gran lavoro se penso che dalle prime due arnie è arrivata ad averne una trentina! Il miele di sua produzione è biologico ed è raccolto nel massimo rispetto della natura e delle api. Per questo motivo ha scelto di non produr re polline e pappa reale, una pratica troppo invasiva che costringe le api a lavorare molto di più. La sua priorità è salvaguardarle, al punto che in un’annata particolarmente difficile come la scorsa, a causa del clima impazzito, non ha raccolto il miele per non mettere a repentaglio la loro sopravvivenza, lasciandolo per il loro nutri mento. L’importanza delle API

VIVERE NATURALE

api Il corpo delle api si suddivide in tre parti: testa, torace e addome. Il torace,

ovvero la parte superiore del corpo, è di colo re marrone ricoperto da una leggera peluria. L’addome presenta le caratteristiche strisce gialle e nere e termina con un pungiglione. Le api non sono aggressive, attaccano solo se la sopravvivenza della colonia viene messa a rischio. Pungere è una misura di difesa estre ma, infatti quando pungono lasciano il pungi glione nell’aggressore, e muiono. Vespe Il torace delle vespe è a strisce gialle e nere, con colori più brillanti rispetto all’ape, e un pungiglione più pronunciato. Le vespe non si nutrono di polline ma di frutta, semi e insetti, incluse le api. Più aggressive delle api, anche loro attaccano solamente se si sentono minac ciate, ma lo fanno più facilmente perché non muiono dopo avere punto. La loro puntura è rischiosa perché rilascia dei feromoni che at tirano l’intera colonia di vespe, pronte ad attaccare il loro aggressore.

Non uccide le api!

Trappolaper vespe linea Presto - art. 906320 dimensioni: 14x16 cm Prezzo consigliato: € 16,90

Quando si pranza o ci si rilassa fuori, sul balcone o in giardino, è facile essere infastiditi dalle vespe. Per difendersi, c’è questa trappola che le cattura in modo naturale: è una “biotrappola”, non richiede l’uso di sostanze chimiche ma solo di una bevanda dolce, di uno sciroppo o di una miscela zuccherina che, fermentando, faccia da esca e attragga i fastidiosi insetti. Le vespe, una volta entrate, non riescono più a uscire. NON UCCIDE LE PREZIOSE API! La trappola può essere appesa o appoggiata nel luogo in cui si desidera essere protetti dalle vespe.

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