my tescoma 2 / 2013
itinerari di gusto CANNONAU D.O.C. Un vino adatto per tutte le situazioni? Il Cannonau Doc, vino da pasto o da fine pasto dagli aromi intensi e persistenti, è prodotto dall’uva omonima nelle versioni rosso, rosato, liquoroso dolce o liquoroso secco.
LE ORIGINI DEL VITIGNO Probabilmente il Cannonau è una varietà iberica introdotta tra il XV ed il XVI secolo, durante la dominazione spagnola. L’area di origine di questo vitigno dovrebbe essere l’Aragona, dalla quale si è diffusa in diverse regioni spagnole, in Sardegna, nel sud della Francia, in Algeria e in Tunisia. Il primo riferimen- to che attesta la presenza del “Canonat” in Sardegna lo ritrovia- mo in un atto notarile del 1549. Va evidenziato il concetto che la zona di produzione, il clima, le caratteristiche del suolo e il tempo d’invecchiamento influenza- no le tipologie vinicole; le descriviamo brevemente di seguito. IL CANNONAU DI SARDEGNA ROSSO va consumato con primi piatti con sughi di carne, arrosti di carni bianche e ros- se, agnello allo spiedo e formaggi ovini stagionati. Va degustato in calici bordolesi o ballon a una temperatura di 16-18°C. LA VERSIONE ROSATO va abbinata ad antipasti di salumi magri, primi piatti a base di pasta con ragù di carni bianche, zuppe di pesce saporite e carni bianche. Il calice consigliato è quello di media capacità a tulipano ampio e la temperatura di servizio deve essere di 12-14°C. Il tipo liquoroso si ottiene con l’aggiunta di alcol di origine vi- ticola al mosto o al vino naturale, il CANNONAUDI SARDE- GNA LIQUOROSO SECCO presenta una gradazione alcolica del 18% svolto e con zuccheri residui non superiori a 10 g/l, mentre il CANNONAUDI SARDEGNA LIQUOROSODOL- CE NATURALE con gradazione alcolica del 16% svolto, con zuccheri residui di 50 g/l prevede un invecchiamento di 2 anni in botti di rovere o castagno.
Il Cannonau rappresenta il vitigno a bacca nera più diffuso nell’isola ed è quello che gode di maggior prestigio a livello loca- le ed extraregionale. Come tale ha goduto di un’ampia lettera- tura che va dalle citazioni del Gemelli che inserisce il “Canonao” tra i vini abboccati, al La Marmora che parla della “gagliardia dei vini di Ogliastra”, per finire con l’ode al “nepente di Oliena” scritta da Gabriele D’Annunzio. Per tornare a una descrizione più scientifica è da sapere che tale vino possiede due diverse denominazioni: Cannonau D.O.C. (riconoscimento di qualità attribuito a vini prodotti in zone limitate di piccole o medie di- mensioni, recanti il loro nome geografico. Di norma il nome del vitigno segue quello della DOC e la disciplina di produzione è rigida. Tali vini sono ammessi al consumo solo dopo accurate analisi chimiche e sensoriali) e Cannonau I.G.T. (riconoscimen- to di qualità attribuito ai vini da tavola caratterizzati da aree di produzione generalmente ampie e con disciplinare produttivo poco restrittivo). CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Cannonau D.O.C. : colore rosso rubino, tendente al granato a causa dell’invecchiamento; profumo fruttato maturo di pru- gne e more, talvolta speziato, etereo tendente al resinato, am- pio, floreale di rosa passita; gusto secco, sapido, pieno, molto caldo; morbido; retrogusto amarognolo, leggermente tannico; Cannonau I.G.T. : colore rubino con riflessi violacei; profu- mo intenso; gusto rotondo ed equilibrato.
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