my tescoma 1 / 2012
itinerari di gusto
a Bressanone, nell’area in cui la viticoltura si spinge pi a nord in |talia: oltre, la vite trova solo rocce dolomitiche, boschi fitti e pascoli ripidi. Qui sorge l’Abbazia di Novacella, monastero agostiniano che, fra le molte attivit , produce vini eccellenti. I vostri vini ricevono spesso recensioni lusinghiere, il risultato di tradizione, innovazione e cura del pro- dotto. Investite molto in ricerca e nuove tecnologie o privilegiate la tradizione? Cerchiamo di utilizzare sia l’una che l’altra. Conoscere bene le proprie radici, le caratteristiche e le potenzialità del territorio èmolto importante. Per sfruttarle al meglio però è altrettanto importante stare al passo coi tempi ed essere sempre pronti e aperti alle innovazioni. L’Alto Adige ha una grande tradizione di vini bian- chi… c’è spazio anche per vini rossi apprezzabili? In Alto Adige si producono rossi molto interessanti: per esempio i vini a base di uva Schiava (Schiava Gentile, Lago di Caldaro, Santa Maddalena) che sono rossi fruttati e leggeri, simpaticissimi e di facile degustazione, da servire freschi. Poi l’Alto Adige è sicuramente un territorio molto indicato per il Pinot Nero; anche l’autoctono Lagrein – bel colore intenso, gran frutto e bella consistenza – sta avendo sempre più successo.
Con la sua produzione enogastronomica e l’impian- to di teleriscaldamento, l’abbazia è totalmente au- tonoma: le uve sono coltivate dai monaci o da laici? I Canonici Agostiniani non hanno mai svolto lavoro ma- nuale: si tratta di un ordine spirituale ed intellettuale, oggi impegnato nella propria opera apostolica con Parroci che servono ben 22 Parocchie in Alto Adige. Dunque le uve vengono coltivate da collaboratori laici. A quanto ammonta la vostra produzione vinicola annua? Circa 650.000 bottiglie, di cui 500.000 di vino bianco e 150.000 di rosso. Novacella è la cantina più a nord in Italia: a quali vini si presta meglio il clima fresco dell’Alto Adige? Il clima particolarmente fresco della Conca di Bressano- ne, dove i vigneti salgono da 600 m fino a quasi 900 m di quota, è particolarmente favorevole per la produzione di vini bianchi fruttati, sapidi e minerali. Le varietà più indicate sono il Sylvaner, il Müller Thurgau, il Kerner, il Gewürztraminer ed ultimamente anche il Veltliner. La vostra tradizione vinicola risale al 1142 e questo fa di voi probabilmente i più antichi produttori di vino della zona: appartenete ad un consorzio? La nostra cantina è completamente autonoma ed indi- pendente. Facciamo parte – come tutte le cantine altoa- tesine – del Consorzio Vini Alto Adige. Siete i maggiori produttori di un vino fino a poco tempo fa sconosciuto ma ora sempre più in voga, il Kerner. Quali sono le sue caratteristiche? È decisamente fruttato con note di lemongras, mandari- no ed albicocca, molto sapido e minerale. È un vino che diverte, regala emozioni positive; è ben abbinabile a tanti piatti della dieta mediterranea. Fra i vini di vostra produzione, qual è quello mag- giormente apprezzato? Secondo lei c’è un vino con un grande potenziale che non è stato ancora valo- rizzato? È sempre difficile dare risposte a domande simili; è un po’ come chiedere ad una madre che ha più figli, quale sia il suo preferito. Dipende molto dalla situazione, dal piatto da abbinare ecc. Un nostro vino che in futuro sicuramente farà parlare ancora di sé è il Grüner Veltliner.
Dr. Urban von Klebelsberg Amministratore Delegato
Celestino Lucin Enologo
i due “registi” della produzione vinicola dell’Abbazia di Novacella
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